Si stanno scatenando molte polemiche sul tema delle nomine nella Pubblica Amministrazione in questo periodo di crisi di Governo e fine legislatura.

Secondo UNADIS, la Direttiva sul “disbrigo affari correnti” è chiara: sono vietate le nomine politiche in un momento in cui la politica è in “stand by” e può procedersi soltanto a nomine, designazioni e proposte strettamente necessarie perché vincolate nei tempi da leggi o regolamenti, ovvero derivanti da esigenze funzionali non procrastinabili oltre i termini di soluzione della crisi, per assicurare pienezza e continuità all’azione amministrativa.

Ovviamente per UNADIS il tema non può riguardare le nomine da effettuarsi tramite procedura selettiva e comparativa, come un interpello dirigenziale a cui si partecipa inviando un curriculum per il quale si viene selezionati in base a precisi requisiti oggettivi: altrimenti, significherebbe ammettere che la selezione della classe dirigente agli incarichi di livello generale avviene per nomina politica!!!

UNADIS DA SEMPRE chiede che gli interpelli DI TUTTI I POSTI DI CUI ALL’ARTICOLO 19 DEL DECRETO LEGISLATIVO 165/2001 e smi vengano attribuiti tramite interpelli trasparenti e selezioni meritocratiche, anche quelli di cui al comma 3 (per Capi dipartimento e Segretari generali): ciò per la massima garanzia della dirigenza di ruolo, che spesso si vede invece scavalcata da nomine di esterni su incarichi che devono essere il livello apicale di una carriera e per i quali la legge prevede che vengano assegnati con le medesime procedure degli altri commi di cui al richiamato articolo 19.

Questa – per UNADIS – è la battaglia da fare, per tutelare una dirigenza imparziale, competente, non fidelizzata, onesta, preparata e meritevole, fino ai più alti gradi!!!

Purtroppo dobbiamo anche rilevare – senza infingimenti – che a volte le nomine ai sensi dei commi 3 e 4 del decreto legislativo 165/2001 e smi non hanno tenuto conto di professionalità e merito, e questo ha esacerbato gli animi della categoria.

Va, tuttavia, ribadito che, nell’attuale momento, per garantire la continuità dell’azione amministrativa è comprensibile che possano essere effettuate nomine, anche rilevanti. Tali nomine, ovviamente sempre a seguito di procedure trasparenti e selettive, vanno naturalmente riferite a strutture che, affidate ad interim anche solo per tre mesi, rischierebbero di far collassare la PA, specialmente mentre il PNRR è e resta uno dei temi di primaria importanza per il Paese. In ogni caso sarebbero opinabili e non opportune nomine di estranei alla pubblica amministrazione ai sensi dell’art. 19, comma 6.

Poiché la selezione dei dirigenti generali NON è una nomina politica, UNADIS invita il Governo in carica:

  • ad una attenta verifica sulla effettiva necessità di avvio e/o conclusione di procedure su Uffici vacanti da molti mesi;
  • a valorizzare l’istituto dell’interim;
  • a rispettare con massimo rigore i criteri di legge e di contratto collettivo nel conferimento degli incarichi dirigenziali, ove fosse necessario e urgente ricoprire, in queste settimane, alcuni di essi.

Vigileremo con attenzione, come sempre.

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