COMUNICATO

 Legittimità del rinnovo degli incarichi dirigenziali senza interpello solo per “peculiari esigenze di funzionamento”, espresse nel provvedimento di conferma.

La Corte dei Conti ha dettato le istruzioni per i rinnovi degli incarichi dirigenziali con la delibera n. 24/2014 della sezione centrale di controllo sugli atti del Governo.

Si è espressa nel senso della legittimità del rinnovo degli incarichi dirigenziali senza interpello solo per “peculiari esigenze di funzionamento”, espresse nel provvedimento di conferma.

Tra queste peculiari esigenze, sebbene non possa rientrare l’urgenza correlata alle lungaggini di un concorso pubblico, figurano quelle derivanti “dall’alto livello di specializzazione dei compiti assegnati all’ufficio, dalla particolare competenza posseduta e dai buoni risultati raggiunti dal dirigente preposto”.

La Corte puntualizza, inoltre, che sebbene la selezione serva a tutelare gli aspiranti al posto e ad assicurare la trasparenza e la neutralità nell’assegnazione delle funzioni, questi interessi possono rivelarsi “recessivi rispetto a peculiari esigenze di funzionamento” dell’Amministrazione. Pertanto, dovendo contemperare questi diversi aspetti, si potranno effettuare scelte diverse che deroghino dall’obbligo di interpello per il rinnovo dell’incarico dirigenziale in essere.

L’UNADIS, sempre in prima linea su questi argomenti, aveva da tempo espresso le stesse considerazioni in merito al rinnovo degli incarichi dirigenziali, a fronte di valutazione positiva (vedi comunicati su rinnovo incarichi  ai funzionari incaricati delle Agenzie Fiscali).

Siamo fiduciosi che le prossime determinazioni degli organi costituzionali possano essere dello stesso tenore di quella della Corte dei Conti, legittimando modalità di reclutamento, di conferimento incarichi dirigenziali e di rinnovo degli stessi in linea con la recente proposta di riforma normativa (DDL 1577) all’esame del Parlamento.

Articolo del Sole24Ore

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Deliberazione 24.2014 Ad del 23.10.2014