Alla riunione del 30 gennaio 2007, in Sala Verde, per Cida Unadis erano presenti Massimo Fasoli, Vicepresidente della Cida Funzione Pubblica, e Dario Quintavalle, segretario nazionale e responsabile giustizia della Cida – Unadis.
Rappresentata dal sottosegretario On. Li Gotti, dal Capo Dipartimento OG, Castelli, dal DG Fontecchia, l’Amministrazione ha manifestato l’intento di dare il via al più presto all’interpello, e quindi l’urgenza pressante di negoziare in tempi brevi i criteri per l’assegnazione degli incarichi.

Le sigle sindacali sono state concordi nel legare la negoziazione di tali criteri al più generale problema del contratto integrativo, rammentando peraltro che il precedente Accordo sindacale del 28 febbraio 2005 sul conferimento degli incarichi dirigenziali era inteso come provvisorio, e l’Amministrazione aveva preso l’impegno, disatteso, di riconvocare il tavolo di concertazione dopo sei mesi per l’accordo definitivo.

Esse, pertanto, hanno espresso la loro contrarietà a che l’Amministrazione, con il pretesto della necessità ed urgenza, avvii l’annunciato interpello prima di aver negoziato definitivamente detti criteri, sciogliendo i problemi interpretativi ed applicativi fin qui intervenuti.

Fasoli, in particolare, ha evidenziato che, nell’impostazione della Cida Unadis, il conferimento degli incarichi non è una questione isolata e quindi affrontabile separatamente, ma si connette ad altre, prima fra tutte la valutazione.
Questo perché la valutazione non è solo funzionale al conferimento della retribuzione di risultato, come spesso intendono le Amministrazioni, ma disegna e pesa tutta la figura dirigenziale. Essa dunque è rilevante anche ai fini del conferimento, della conferma o dell’attribuzione di un diverso incarico di pari, superiore, o inferiore responsabilità. In particolare è del tutto trascurata la valutazione di fine incarico prevista dall’art 21.4 del CCNL.

Ha chiesto quindi all’Amministrazione di disegnare, insieme alle parti sindacali, i confini delle competenze e delle responsabilità dei dirigenti: altrimenti, in un’Amministrazione ‘particolare’ (per la convivenza di togati e non togati), come quella della Giustizia i Dirigenti finiranno per doversi assumere responsabilità non proprie, oppure per nascondersi all’ombra del Magistrato.

Di conseguenza ha domandato un segnale politico all’Amministrazione, quello di dichiarare ufficialmente aperta la trattativa sul Contratto Collettivo Integrativo.

Dopo gli interventi delle altre sigle, il sottosegretario Li Gotti, ha quindi acconsentito a firmare il verbale di intesa con il quale “si dà atto dell’apertura in data odierna delle trattative per la definizione del Contratto Collettivo Integrativo di Ministero dell’Area Dirigenza , in relazione alla presentazione della relativa piattaforma da parte delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, CIDA-UNADIS.
Le parti hanno concordato di trattare in via prioritaria le seguenti materie:

  1. conferimento degli incarichi e sistemi di valutazione
  2. decentramento
  3. implicazione derivanti dagli effetti delle innovazioni organizzative e tecnologiche
  4. autonomia e responsabilità dei dirigenti

Per la trattazione delle altre materie le parti stabiliranno un apposito calendario”

Su invito delle parti sindacali, l’Amministrazione si è impegnata a presentare al più presto una sua proposta, per riconvocare dieci giorni dopo le OO.SS.

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Approfondisci:

il resoconto dei precedente incontri

24 gennaio 2007

13 novembre 2006

I documenti della Cida Unadis:

Documento di sintesi delle richieste di Cida Unadis

Proposta di preambolo al CCNI dei Dirigenti del Ministero della Giustizia

Posizione Unadis sulle modalità di conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali

Formazione europea ed internazionale