COMUNICATO

RENZI e ORLANDI ATTENTI: COSÌ NON FATE LA LOTTA ALL’EVASIONE!

La sentenza 37/2015 della Corte Costituzionale, depositata ieri, ha dichiarate incostituzionali le disposizioni legislative che consentivano alle Agenzie fiscali il rinnovo del conferimento di incarichi dirigenziali ai funzionari, che doveva essere istituto temporaneo in attesa dei concorsi.

Il fatto – grave per la PA e per la dirigenza – costringe UNADIS a ribadire 3 riflessioni ( peraltro giá esposte in materia da sempre):

1)  vicinanza ai colleghi dirigenti incaricati che per anni hanno fatto la lotta all’evasione con serietà, spirito di servizio e risultati di eccellenza, nonostante la loro situazione giuridica ed economica fosse di totale sfruttamento e non valorizzazione della professionalità. Oltre 800 dirigenti – su millecento – hanno mappato il territorio nazionale, scovato migliaia di immobili fantasma, portato alle casse dell’Erario milioni di Euro di evasori mentre non venivano correttamente corrisposte loro le retribuzioni, né effettuati i giusti versamenti contributivi, con l’alibi della temporaneità della situazione, in attesa dei concorsi.

2) riaffermazione – in un momento storico in cui si discute di riforma della dirigenza addirittura estendendo il ricorso ad estranei ai ruoli vincitori di concorso – della centralità del concorso pubblico quale presupposto per il conferimento di incarichi dirigenziali;

3) esigenza di valutazione delle performance dei dirigenti e obbligo di rotazione degli inadeguati: possibile che da oltre 10 anni non si sia riuscito a fare un concorso per selezionare dirigenti, come prevedeva la norma? Possibile che si sia dovuto ricorrere a continue proroghe di termini per l’insipienza dei vertici gestionali? I colleghi dirigenti incaricati hanno chiesto da sempre a gran voce di essere assoggettati a verifica della professionalità posseduta, con gli strumenti che l’ordinamento prevede.

A chi ha fatto comodo che non si facessero selezioni serie?

Renzi e Orlandi: a voi, incolpevoli, arrivati rispettivamente da un anno e da 6 mesi, chiediamo di far cessare il duplice obbrobrio, nelle Agenzie Fiscali,

A) dello sfruttamento dei dirigenti

B) del mancato rispetto del principio di legalità

 

Lo chiediamo:

A) a tutela dei colleghi incaricati: sono tutti laureati, nei ruoli della PA in quanto vincitori di concorso, selezionati con interpelli comparativi, valutati di anno in anno sulle performance, in possesso di elevate professionalità, non correttamente retribuiti né riconosciuti;

B) a tutela dei colleghi dirigenti di ruolo: nessuno pensi di attribuire loro il quadruplo delle responsabilità affidando interim su tre o quattro uffici  sparsi sul territorio nazionale, addirittura a parità di retribuzione, pretendendo prestazioni impossibili;

C) a tutela di tutti i cittadini: la fiscalità è tema importante, in Italia, e la lotta all’evasione va fatta bene, a partire dalla corretta individuazione e valorizzazione e riconoscimento di chi la fa.

ALTRIMENTI, CI PRENDIAMO TUTTI IN GIRO.

E sia chiaro sin d’ora: UNADIS continuerà a lottare perchè lo sfruttamento dei lavoratori (incaricati dirigenti) cessi!

Nessuno pensi di pretendere da loro la stessa prestazione lavorativa – dirigenziale – definendola nominalisticamente in altro modo, per pagarli di meno a fronte di stesse responsabilità!

Ricorreremo contro il danno e contro la beffa: la lesione dell’immagine professionale è parimenti grave, nell’attuale situazione.

NON FATECI PENSARE CHE VOLETE SVILIRE RUOLO E PRESTIGIO DI CHI SERVE LO STATO E L’AMMINISTRAZIONE FISCALE: TROVATE SOLUZIONE SERIA, PER LA REPUBBLICA!

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