Il Senato della Repubblica ha appena approvato il Ddl di conversione del Decreto PA del Ministro Brunetta. Il testo è ora alla Camera per la conversione definitiva entro l’8 agosto.

UNADIS, da sempre attenta e orientata al rafforzamento del ruolo della Dirigenza Pubblica come condizione imprescindibile per il miglioramento dell’azione della PA, esprime soddisfazione per il contenuto del testo nella parte in cui prevede maggiori possibilità di scambio del personale dirigenziale fra differenti amministrazioni.

Il superamento delle quote previste per il conferimento degli incarichi dirigenziali ai sensi dell’articolo 19 comma 5 bis del D.Lgs. 165/2001 unitamente alle maggiori possibilità di passaggio tra amministrazioni tramite la mobilità (articolo 30 del D.Lgs. 165/2001) per la quale è stato fortemente limitato il “previo assenso dell’amministrazione cedente” costituiscono due principi fondamentali per i quali UNADIS si è spesa da molto tempo.

Lo scambio di esperienze dirigenziali fra amministrazioni differenti è fondamentale occasione di accrescimento professionale della dirigenza pubblica portando conseguentemente ricchezza e occasione di positivi ritorni per le amministrazioni interessate.

Occorrerà vigilare rigorosamente sulla concreta applicazione della legge affinché i principi ispiratori della riforma non siano compressi da interpretazioni al ribasso delle nuove norme.

Ma soprattutto occorrerà risolvere l’annosa questione della sperequazione retributiva fra le differenti amministrazioni che, rendendone talune più “appetibili” a scapito di altre, di fatto rischia di vanificare sul nascere le grandi potenzialità della riforma.

UNADIS chiede quindi che ora più che mai sia arrivato il momento di definire al più presto la contrattazione per il rinnovo del CCNL della dirigenza scaduto ormai da tre anni. Solo con il contratto collettivo potranno essere definite tutte le misure necessarie alla veloce ed efficace attuazione della riforma per vincere le importantissime sfide che il Paese sta affrontando con il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Non perdiamo questa grande occasione! Solo una PA coesa, efficiente e ben diretta dai suoi dirigenti potrà rilanciare il sistema economico, sociale e di welfare dell’Italia dopo quasi due anni di buio.

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