Cari colleghi,
vi invio in allegato laccordo di concertazione concluso tra Amministrazione e sigle sindacali lunedì 9 luglio, allesito di una trattativa durata diversi mesi. Ci sono molti motivi per essere soddisfatti e per definirlo storico.
Prima di tutto, lamministrazione ha accolto, sia pure in modo sofferto, la nostra posizione: che i principi sul conferimento degli incarichi riguardano anche la prima fascia.
Si legga infatti il cruciale art 3 del DM: per laffidamento di incarichi dirigenziali ai sensi dei commi 1-4 dellart 19 (dirigenti generali e capi dipartimento) il Ministro
per lindividuazione, tra tutti i presenti nel ruolo, del dirigente da incaricare, procede a una valutazione complessiva sulla base dei criteri sotto indicati
nellambito del suo potere di valutazione dellidoneità tecnica
Dunque abbiamo ottenuto: che gli incarichi di direzione generale vadano ai dirigenti di ruolo; che i prescelti debbano essere individuati sulla base di criteri oggettivi (tra i quali, quello a noi assai caro delle Pari opportunità); che essi vadano valutati dal Ministro esclusivamente in base alla loro idoneità tecnica.
Per quanto riguarda i dirigenti di seconda fascia, ricorderete che da anni combattiamo contro la pretesa dellamministrazione di mettere o non mettere ad interpello determinati posti. Abbiamo sempre ritenuto che lamministrazione dovesse pubblicizzare tutti i posti e che i dirigenti avessero il diritto di presentare domanda per tutti i posti liberi, e che lamministrazione dovesse rispondere.
Oggi, finalmente, abbiamo ottenuto quanto chiedevamo: lart 5 del PDG Pubblicità delle posizioni dirigenziali riconosce la pretesa alla pubblicità dei posti e degli incarichi. Tutti i posti vacanti saranno pubblicati su internet, con a fianco la data dellinterpello. Dunque: trasparenza sugli incarichi e calendarizzazione degli interpelli.
Abbiamo ottenuto inoltre che venisse a cadere il limite di un anno nel precedente incarico per poter proporre domanda, limite nocivo in primo luogo alle possibilità di scelta dellamministrazione e in secondo luogo lesivo dei diritti del dirigente.
Abbiamo impedito allamministrazione di devolvere la scelta per determinati uffici ai rispettivi capi (Ispettorato, Gabinetto, Legislativo), che potranno invece esprimere solo un parere motivato non vincolante. Sarebbe stato infatti disastroso riconoscere a determinati uffici il potere di farsi una loro politica del personale, svincolata dalla responsabilità della DG Personale e da normali e corrette relazioni sindacali.
Abbiamo fatto sparire dallart. 8 un intero comma, che avrebbe permesso allamministrazione di coprire tutti i posti vacanti con incarichi a soggetti esterni, travolgendo i limiti quantitativi, già assai ampi, del D.Lgs. 165/2001.
Vi invio pertanto, in allegato le scansioni:
- del verbale di concertazione che approva gli schemi:
- del DM relativo agli incarichi di prima fascia, che il ministro dovrà firmare
- del PDG relativo agli incarichi di seconda fascia
Potrete confrontare tali documenti con la prima versione della proposta dellamministrazione per accorgervi quanti passi avanti abbiamo fatto e di quale portata.
Naturalmente possono esserci difetti, ed è ovvio che la corretta applicazione delle norme dipende in primo luogo dalla buona fede dei nostri interlocutori.
Spero che non vi sfugga però che abbiamo imbrigliato lamministrazione in un quadro di regole che, se la lascia pienamente libera di agire secondo principi di discrezionalità tecnico amministrativa (che come sindacato di dirigenti non le abbiamo mai negato), assumendosene la responsabilità, le renderà in futuro molto più difficile compiere atti arbitrari come in passato.
Si tratta di un risultato non scontato, atteso che, secondo il CCNL, i criteri generali relativi allaffidamento, al mutamento ed alla revoca degli incarichi di direzione di uffici dirigenziali, nonché quelli concernenti le relative procedure, sono oggetto solo di informazione preventiva. Aver fatto muovere lAmministrazione dallinformazione alla concertazione, e dai criteri sulla sola seconda fascia a un accordo su tutta la dirigenza, anche di prima, non è cosa da poco.
Dobbiamo molto al costante contributo dei nostri iscritti (raddoppiati solo questanno), che ci hanno continuamente alimentato di suggerimenti e di note. Ancora una volta, non posso che rivolgere un appello a tutti i colleghi ad una maggiore partecipazione alle organizzazioni sindacali: più siamo e più contiamo.
Laccordo vale ovviamente per il futuro: linterpello già avviato (sia chiaro, senza il consenso delle organizzazioni sindacali) si svolge secondo le vecchie regole.
Il tavolo sindacale torna a riunirsi il 20 luglio per trattare degli altri argomenti che erano allordine del giorno lunedì (fondo della retribuzione di posizione e di risultato e autonomia e responsabilità dei dirigenti dell’organizzazione giudiziaria) e che non sono stati affrontati per mancanza di tempo.