Ieri siamo riusciti a far arrivare la nostra voce al Consiglio dei Ministri, in diretta, durante i lavori: pare che la norma sui nostri beni privati da rendere pubblici dovrebbe essere stata stralciata (il testo finale non é ancora disponibile).
Si tratta dell’articolo 15, comma 2 del decreto legislativo sulla trasparenza uno degli ultimi adempimenti del Ministro della Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi.
Norma inutile ai fini dell’interesse alla trasparenza dell’attività pubblica, in contrasto con le norme sulla privacy e soprattutto dannosa per l’immagine dello Stato perché fa pensare ai cittadini che il dirigente pubblico, e solo il dirigente, possa essere messo alla gogna perché corruttibile.
I nostri compensi sono giá on line, con l’indicazione del relativo incarico e del curriculum.
Vogliamo trasparenza anche per tutti gli altri e alti servitori dello Stato, dai Politici ai Magistrati.
Con tempestivitá, chiarezza e forza abbiamo immediatamente scritto il nostro Comunicato, e lo abbiamo diffuso in modo capillare non solo tra gli iscritti, ma anche tra gli organi di informazione, e, soprattutto, a livello istituzionale. E la nostra voce é giunta fino a Palazzo Chigi.
Uniti i dirigenti vengono ascoltati!
Grazie a tutti del sostegno, che deve crescere, per contare sempre di piú!
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