Roma, 25 marzo 2010.

L’altro ieri, 23 marzo 2010, il Consigliere dottor Iafolla, Capo di Gabinetto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha incontrato le OO.SS. della Dirigenza su varie e delicate questioni che riguardano la Dirigenza stessa.
La richiesta di incontro è stata promossa da Cida Unadis a cui si sono aggiunte, successivamente, altre organizzazioni ed era motivata – cosa che abbiamo ribadito durante l’incontro – dal pervicace comportamento di quella Amministrazione in materia di conferimento di incarichi dirigenziali in violazione di norme legali e contrattuali. Ad esso si aggiunge il preavviso di collocamento a riposo di alcuni dirigenti di prima fascia al compimento dei quarant’anni contributivi in attuazione, pare, di una direttiva dell’onorevole Ministro mai resa nota alle Organizzazioni sindacali.
La dirigenza di ruolo del Ministero è stanca del frequente ricorso acritico ad esterni senza che la parte politica dell’Amministrazione abbia verificato o fatto verificare – previa emanazione di apposita direttiva – l’insussistenza o l’indisponibilità di professionalità interne adeguate e, quindi, senza l’avviamento di una procedura comparativa e senza l’indicazione degli uffici dirigenziali da ricoprire urgentemente.
E non basta la recente nomina di una dirigente di prima fascia valida e competente a mutare la nostra valutazione negativa sulla gestione dell’attuale Gabinetto.
Non solo. La dirigenza interna di seconda fascia è sottoposta ad apposita procedura di conferimento mediante interpello a causa della riorganizzazione del Ministero, mentre per i dirigenti provenienti dall’esterno è stata giudicata come sufficiente la mera conferma; inoltre ad alcuni esterni sono stati conferiti incarichi dirigenziali mentre era ancora in corso la complessa procedura per il conferimento agli interni che, è bene ricordalo, hanno diritto al posto.
L’Amministrazione – che non è il Capo del Personale, sul cui comportamento in materia di relazioni sindacali nulla abbiamo da eccepire per correttezza, completezza e puntualità – manifesta in pieno la sua indifferenza, staremmo per dire il suo disprezzo, verso la dirigenza di ruolo dal momento che ritiene inutile di informarla, per il tramite delle Organizzazioni sindacali rappresentative, circa le priorità politiche ed amministrative in ordine alle esigenze di copertura delle posizioni vacanti.
In questo quadro di debordante e supponente comportamento della politica (leggi Ministro e Gabinetto del Ministro), si inserisce anche l’invio di lettera di preavviso di risoluzione del rapporto di lavoro a firma del Ministro – anziché del dirigente competente – di pensionamento a due (su sette) dirigenti di prima fascia di età sicuramente inferiore ai sessantacinque anni a seguito dell’adozione di imprecisati criteri oggettivi. In compenso l’Amministrazione ha conferito l’incarico di Presidente Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ad un architetto docente universitario ultra settantenne. Nulla abbiamo contro questa persona. Riteniamo tuttavia che bene insegnare non sia la stessa cosa che ben dirigere e che, guardando con attenzione all’interno, l’Amministrazione avrebbe di sicuro trovato una professionalità tecnicamente adatta ed eticamente ineccepibile.
In conclusione del nostro intervento, abbiamo suggerito al Capo di Gabinetto di attivarsi per il ritiro, in ambito di autotutela, delle lettere di preavviso, come pure di consultare preventivamente le Organizzazioni sindacali sugli atti di organizzazione e di gestione a valenza generale che l’Amministrazione intenda adottare sempre che con esse sia interessata ad avere corretti, efficaci ed utili rapporti piuttosto cha a tracciare e percorrere rotte di collisione.
Abbiamo chiesto, altresì, di dare un segnale concreto di attenzione alla dirigenza di ruolo riducendo il ricorso ad esterni e, comunque, dopo aver accertato e valutato le professionalità e le potenzialità dirigenziali interne.
Infine abbiamo chiesto di partecipare alla individuazione dei criteri per la procedura selettiva (cioè meritocratica) per il conferimento del 50% dei posti di prima fascia da attribuire mediante concorso. Sul finire dell’incontro il Capo di Gabinetto ha fatto consegnare alle Organizzazioni sindacali la direttiva del 25 febbraio 2009 (registrato dalla Corte dei Conti il 6 aprile 2009) sulla “Risoluzione del rapporto di lavoro per i soggetti che hanno raggiunto l’anzianità di quarant’anni normativamente prevista”.
Facciamo notare sommessamente che non si tratta della direttiva concernente i quarant’anni contributivi sempre che esista.
Il Capo di Gabinetto si è impegnato a portare all’attenzione dell’On. Ministro le nostre richieste condivise anche dalle altre Organizzazioni sindacali; tuttavia ci aspettiamo, a breve, risposta concreta su tutto e non, ad esempio, vaghe giustificazioni sulla legittimità di mandare a casa i quarantenni contributivi, al fine di ottenere posti da ricoprire per compiacenza verso il politico di turno, a sprezzo del merito e delle professionalità esistenti.

Massimo Fasoli