“Il progetto di miglioramento della Pubblica amministrazione ha bisogno di risorse da destinare per i rinnovi dei contratti di lavoro nel triennio 2019-2021. Serve una nuova visione della pubblica amministrazione, che tenga conto di tre profili su cui investire risorse: i dirigenti, i professionisti della Pa, e i funzionari. Una distinzione in tre ruoli e maggiori risorse perché ognuno possa svolgere al meglio la propria funzione”. È questa la proposta del sindacato dei dirigenti dello Stato, Unadis, che ha paerecipato come uditore all’incontro tra Funzione Pubblica e sindacati che si è tenuto quest’oggi.

Unadis chiede al ministro della Pa, Giulia Bongiorno, un nuovo assetto organizzativo per pubblica amministrazione del futuro. “Siamo delusi – afferma il segretario generale Unadis, Barbara Casagrande, perché nella legge di Bilancio ci aspettavamo risorse sufficienti per il rinnovo del contratto relativo al triennio 2019-2021, per poter incidere attraverso il contratto anche riguardo a una organizzazione più complessiva della Pa italiana”.

Unadis sostiene l’esistenza di un pluralismo di competenze che meritano specifico riconoscimento nella gestione delle risorse umane e nelle tutele del contratto collettivo.

Unadis comunque apprezza la discontinuità di questo governo rispetto ai precedenti sul lavoro per il ripristino del ruolo centrale della Pa.

Per parlare di questo e di “Dirigenza e organizzazione della Pa del terzo millennio: profili professionali e valutazione” l’Unione nazionale dei dirigenti dello Stato ha organizzato un incontro, venerdì prossimo, a Roma, alla Casa dell’Aviatore, in viale dell’Università, 20, in cui si parlerà dell’organizzazione della Pa del futuro, insieme a Aran, Funzione Pubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Consiglio di Stato e Corte dei Conti. Inoltre verrà presentato un documento sulla valutazione dei dirigenti, per un vero cambiamento dell’attuale sistema.

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Ufficio stampa Unadis

Angela Corica