Unadis è stanca di polemiche sterili e infondate a proposito della P.A. e dei suoi dirigenti, che lavorano con competenza, impegno ed efficienza, con risorse scarse di personale, finanziarie e strumentali.
Il caso del collega Direttore del’Inps di Rimini, messo alla “berlina mediatica” per un banale errore del sistema informatico – un solo errore a fronte di oltre 9.000 pratiche l’anno trattate dall’ufficio – è indicativo di un pregiudizio negativo contro la P.A., che contestiamo con forza.
Noi dirigenti dello Stato, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, delle Agenzie Fiscali, degli EPNE e dei Segretari Comunali vogliamo ricordare all’opinione pubblica e ai cittadini che la P.A. italiana é la più snella d’Europa, quanto a personale addetto.
Le dotazioni organiche dei dirigenti, in particolare, sono state più che dimezzate negli ultimi 5 anni: ne consegue che le stesse funzioni amministrative – che non é possibile dimezzare – sono ora svolte da meno personale, con appesantimento dei carichi di lavoro. In tale contesto di riduzione della dirigenza, a coloro che svolgono la funzione sono anche chieste competenze manageriali nuove, in linea con l’Agenda digitale e l’ informatizzazione delle reti e dei servizi.
Facciamo fronte a tutto ciò con grande spirito di servizio e non tolleriamo più essere derisi.
La Direzione INPS di Rimini nell’ultimo anno ha migliorato la “performance”, passando dal 9° posto – all’interno della Regione – al 3° posto per pratiche evase a livello di efficienza grazie all’impegno del collega ivi preposto.
Questo per amore di verità e per serietà: perché servire lo Stato è un onore, servirlo con onore è un dovere.
E rispettare i servitori dello Stato è segno di onestà intellettuale.
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