In occasione dell’incontro della scorsa settimana, venerdì 23 aprile u.s., tra il ministro della cultura, Dario Franceschini e le organizzazioni sindacali, Unadis, rappresentata dal segretario generale, Barbara Casagrande, ha posto l’accento sulle problematiche interne della dirigenza pubblica e sulle questioni relative al MiC. In particolare, UNADIS ha illustrato le proposte che il sindacato ha inviato al ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, riguardo argomenti che stanno a cuore a tutta la dirigenza.

Unadis ritiene fondamentale una “revisione dei comparti”, ovvero, un’area autonoma dei dirigenti separata da quella dei professionisti: le ragguardevoli diversità esistenti tra le funzioni svolte dai dirigenti e dai professionisti dell’area funzioni centrali, manifestatesi in modo eclatante nel corso delle trattative per l’ultimo contratto nazionale di lavoro di tale area (il primo comprendente entrambi) ha portato a notevoli frizioni fra le parti e ad un allungamento considerevole dei tempi, soprattutto per trovare punti di contatto tra le due categorie e per armonizzare e disciplinare i diversi istituti contrattuali.

La d.ssa Casagrande ha inoltre fatto presente la necessità di un nuovo modello di valutazione dei dirigenti: la P.A. deve “produrre” servizi al cittadino nel rispetto delle regole stabilite dalle norme in una visione complessiva che risponde ad altri principi (buon andamento, efficienza, efficacia, solo per citarne alcuni) inseriti in una visione di sistema. Bisognerebbe legare alla performance del dirigente non solo la retribuzione di risultato ma anche la sua progressione di carriera e la sua formazione. E a proposito di formazione, Unadis già da tempo ritiene che anche per i dirigenti debbano essere previsti i crediti formativi. Questi, se applicati anche alla categoria della dirigenza pubblica, garantirebbero ad essa quella quota di ore di formazione che troppo spesso non viene prevista se non in alcuni casi impedita. E’ evidente che l’offerta di corsi per poter acquisire tali crediti formativi debba essere ampia e articolata, oltre che puntare su aspetti organizzativi/manageriali e non solo tecnici.

Unadis si è inoltre soffermata sul PNRR, argomento di strettissima attualità per la pubblica amministrazione e che non potrà non coinvolgere anche il MiC: digitalizzazione culturale e strategia digitale culturale sono le parole chiave.

In riferimento specifico al MIC, Unadis ha fatto presente la problematica della “vacanza organica”: certamente occorre coprire con ogni urgenza i posti di dirigenti vacanti. Una prima modalità immediata è un bando di mobilità di dirigenti in comando, che abbiamo chiesto da gennaio.

Inoltre, con procedure comparative e meritocratiche, far partire subito gli interpelli.

UNADIS ha anche chiesto che gli INTERIM siano corrisposti al 25% (E NON AL 20%) della retribuzione di posizione.

UNADIS ha chiesto che si apra il tavolo del Contratto Integrativo di MIC con ogni urgenza, per tutti gli istituti che è necessario disciplinare per la Dirigenza del Dicastero.