In relazione allo schema di modifica del DM 8 aprile 2015 di individuazione degli uffici dirigenziali di livello non generale, preme evidenziare quanto segue.
Non appare condivisibile un modus operandi che, in realtà, contrasta con la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21.7.2022, in materia di svolgimento degli affari correnti, poiché il suddetto schema è teso verso un vero e proprio riordino degli uffici dirigenziali di livello non generale, non giustificabile alla luce dell’attuale fase di transizione politica, laddove un governo dimissionario dovrebbe limitarsi a garantire la continuità dell’azione amministrativa per ciò che concerne il disbrigo delle attività di ordinaria amministrazione.
Tale intervento risulta ancor più allarmante dal momento che si verifica nel mese di agosto, periodo notoriamente caratterizzato dall’assenza dal servizio della maggior parte del personale dipendente in regime di ferie.
Nel merito, peraltro, non è criticabile in sé la volontà di provvedere a nuove nomine che implementino l’organico ministeriale, quanto piuttosto che ciò non avvenga in conformità al dettato dell’art. 19 Dl.gs n. 165/2001 e s.m., e, cioè, attraverso procedure di designazione trasparenti e selezioni meritocratiche, che, innanzitutto, valorizzino maggiormente, ai fini dell’attribuzione di un incarico apicale (quali quelli di cui trattasi), le professionalità già incardinate nei ruoli ministeriali.
In aggiunta, si sottolinea che ciò non può essere giustificato nemmeno adducendo esigenze di contrasto all’emergenza epidemiologica, soprattutto in un momento storico ben diverso da quello tipico del biennio 2020-2021 e contraddistinto da una fase di “convivenza con il virus”, favorita anche dall’efficacia delle campagne vaccinali.
UNADIS si astiene, pertanto, dall’esame dei contenuti del DM e chiede che non abbia seguito, riservandosi in caso contrario ogni azione atta a contrastarlo.