Da un comunicato ANSA dello scorso 29 dicembre abbiamo appreso che Massimo Pianese è il nuovo direttore generale dell’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica (Inpdap). Lo stesso comunicato rende noto che la nomina ha effetto dal 15 gennaio 2010 ed ha la durata di 4 anni. Finisce, così, al Ministero del Lavoro unepoca durata cinque anni di direzione generale delle risorse umane e affari generali caratterizzata da una ferma convinzione che il tempo è una risorsa prioritaria,
dallansia di fare con concretezza, alimentata dalla minuta conoscenza dei problemi e da continue scommesse in prima persona; una Direzione Generale sempre presente anche sul territorio. Giorno 11 abbiamo avuto lultimo incontro sindacale con il nostro ex Direttore Generale Pianese; abbiamo continuato a parlare dei problemi della dirigenza, come se da lì a poco non dovesse accadere nulla di nuovo. Alla fine Gli ho indirizzato, anche a nome vostro, un amichevole saluto con i migliori complimenti e laugurio di buona fortuna, comè consueto fra coloro che da tempo hanno condiviso idee progetti e soddisfazioni per i risultati conseguiti sempre nellinteresse dellAmministrazione, dello Stato.
Subentra alla guida della Direzione generale Concetta Ferrari, laurea in giurisprudenza; giovane donna vivace del Ministero del Lavoro, dallespressione volitiva che, vale a dire, mostra forza di volontà, energia, decisione. In precedenza è stata Dirigente della Divisione IX della Direzione Generale per le politiche previdenziali; in tale veste si è interessata di Previdenza e assistenza gestita dagli enti di diritto privato, di Previdenza complementare con coordinamento della struttura per il supporto del Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale. In origine rivestì la qualifica dispettore del lavoro; è stata pure vice capo servizio del Servizio Centrale di coordinamento dell’attività degli Ispettorati regionali e provinciali del lavoro. Il giorno dellinsediamento, in un cordiale incontro, ho avuto modo di esprimerle anche in nome della C.I.D.A. e vostro vivi complimenti per il notevole incarico; non sono mancati i migliori auguri di in bocca al lupo per limpegnativo lavoro che la attende. Il pensiero è andato spontaneamente ai maggiori problemi in ponte: la riorganizzazione, le c.d. case del welfare. La neo Direttore Generale, mio tramite, ha ricambiato a voi tutti il saluto e si è ripromessa di visitare gli uffici del territorio, quanto prima possibile.
Allincontro sindacale dello scorso lunedì 11, (di cui ho fatto cenno sopra, i rappresentanti dellAmministrazione ci hanno fornito, con riferimento allanno 2008, le cifre definitive della retribuzione di risultato e dellimporto aggiuntivo della retribuzione di risultato a favore di coloro cui è conferita la dirigenza dello Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI). E stata comunicata anche lentità complessiva delle economie riguardanti lo stesso anno 2008 e le somme spettanti aggiuntivamente a ciascuno per il risultato e per la posizione, sulla base dellaccordo stipulato il 30 luglio 2009, che vi ho fornito a suo tempo. Le somme superiori a quelle previste prudenzialmente – sono dettagliatamente illustrate nell’unita tavola Allegato n 1 Economie 2008 Retribuzione Posizione – risultato.
Nella stessa occasione, su richiesta della CIDA-UNADIS e a corollario, sono stati comunicati i dati statistici sui risultati della valutazione dei Dirigenti per il 2008. In sostanza, su n. 105 Dirigenti del territorio, n. 85 sono stati collocati in fascia apicale (la terza) n. 18 in seconda, n. 1 in prima e n. 1 non valutato per carenza di elementi. Ho espresso contrarietà su questa mancata valutazione; ritengo, infatti, di attuazione immediata la clausola che prevede, per i casi in cui gli interessati non abbiano fornito gli elementi, di procedere alla valutazione esclusivamente sulla base dei documenti in possesso del valutatore.
Ho espresso maggiore perplessità su quello che potrebbe apparire un accanimento valutativo nei confronti dei Dirigenti del territorio; ma non cè dubbio, il fatto che tutti i colleghi del centro sia del Lavoro (n. 56/56) sia delle Politiche Sociali (n. 13/13) sono stati collocati nella fascia valutativa apicale, rappresenta unevidente disfunzione del sistema che genera palesi iniquità.
Cordialità
Pasquale Michienzi
michienzi@tin.it