UNADIS ha fatto del sistema di attribuzione degli obiettivi e del sistema di misurazione e valutazione della performance dei punti nevralgici della propria azione sindacale.

Finalmente in PCM abbiamo evitato che i dirigenti siano valutati sulla base di obiettivi non raggiungibili e non collegati alla azione del dirigente (aumento del PIL o indice di fiducia delle famiglie) oppure non attribuiti loro preventivamente.

Lo avevamo detto ad aprile e ad agosto abbiamo preso atto che anche la Corte dei Conti ha censurato il sistema.

Oggi abbiamo obiettivi conferiti previamente (ultimo trimestre dell’anno), collegati ai principi della Riforma Renzi (semplificazione e razionalizzazione dei processi), raggiungibili (elaborazione del piano secondo indicatori) ma non automatici né esiziali (tutt’altro, dato che sulla sburocratizzazione e sulla spending rewiew stiamo puntando noi dirigenti per una PA piú efficiente) e  valutabili (dal superiore gerarchico) e a cui si connette quota parte della retribuzione di risultato (fino al 20%).

La Direttiva per l’azione amministrativa per l’anno 2014 della Presidenza è arrivata – come in molti Ministeri ed Enti – nel secondo semestre, tenuto conto del cambio di Governo il 22 febbraio scorso.

Essa riguarda obiettivi ulteriori rispetto a quelli standard istituzionali che risultano dai singoli contratti individuali dei dirigenti e dalle declaratorie degli uffici: trattasi di obiettivi “strategici” coerenti con le politiche del Governo e che valgono tra il 10 e il  20 per cento dell’intera attività del dirigente (e, quindi, della relativa valutazione e retribuzione di risultato).

Ad agosto detti obiettivi erano stati anticipati: il 30 ottobre è stato confermato l’obiettivo di “revisione e semplificazione dei processi”.

Ogni dirigente dovrà stilare un piano in tal senso che sarà attuato dal 2015.

Quindi, in concreto, al massimo il 20% della retribuzione di risultato dei dirigenti sarà collegata alla redazione e positiva valutazione di detto piano.

Ma per l’80% la retribuzione di risultato è comunque collegata alla valutazione del lavoro ordinario ed istituzionale (da contratto individuale) del dirigente, da misurare con il sistema di valutazione già operante in Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Finalmente un obiettivo raggiungibile nella tempistica assegnata e realmente connesso alla politica del Governo Renzi: snellimento, semplificazione, razionalizzazione dei processi.