Si fa seguito al precedente comunicato relativo allo svolgimento dell’attività all’interno della PCM che viene prestata ordinariamente in lavoro agile.

UNADIS ha evidenziato come i dirigenti della PCM, assieme al restante personale degli uffici, continuano ad assicurare i compiti affidati, garantendo la continuità dell’azione amministrativa, per lo più in lavoro agile.

La specificità della Presidenza del Consiglio dei ministri richiede, tuttavia, che alcune attività indifferibili vadano svolte in presenza, anche tenuto conto della necessità di fornire il necessario supporto all’Autorità politica di riferimento, a sostegno dell’elaborazione delle idonee misure che il Governo sta mettendo sul campo per contrastare il contagio e far ripartire le attività economiche e produttive.

In questo contesto, come dirigenti aderenti a UNADIS, esprimiamo un apprezzamento sincero e profondo ai colleghi che continuano a svolgere il lavoro assicurando la presenza in ufficio, rischiando la propria personale incolumità per raggiungere il posto di lavoro.

I colleghi che lavorano per le attività indifferibili da compiersi in presenza stanno, infatti, svolgendo un compito davvero meritorio in quanto, preservando la rete di relazioni necessaria per lo scambio di informazioni, fanno da “collante” con gli altri colleghi posti in lavoro agile e con il personale tutto.

Il lavoro in presenza e la socialità sul posto di lavoro restano naturalmente essenziali ma, in questa circostanza, viene richiesto ai dirigenti di utilizzare qualcosa di più dell’ordinaria “cassetta degli attrezzi” e di far leva su un patto fiduciario tra loro, che altro non è che un efficace lavoro di squadra.

Questo anomalo dilemma del prigioniero ha esito vincente se la dirigenza è capace di rendere evidenti e comunicare efficacemente gli obiettivi cui si tende come squadra e associare ogni singolo collaboratore investito del processo al raggiungimento dei risultati, che sono i risultati dell’organizzazione, oltre che quelli individuali.