Le conseguenze del diffondersi dell’epidemia di Covid-19 continuano a produrre rilevantissimi impatti per tutti i settori produttivi del Paese e la pubblica amministrazione non fa, naturalmente, eccezione. La recentissima circolare n. 2 del 1° aprile 2020, a firma della Ministra per la PA, Fabiana Dadone, ha fornito ulteriori indicazioni, in evidente continuità con quanto già rappresentato con la direttiva n. 2 del 2020, circa lo svolgimento dell’attività all’interno dei pubblici uffici, che viene attuata ordinariamente in lavoro agile (o smart working).
UNADIS aveva evidenziato, sin dall’inizio di questa fase di straordinaria emergenza, come fosse importante non “chiudere” la PA ma, in linea con quanto indicato dal Governo e nello spirito di servizio che deve contraddistinguere, anche e soprattutto ora, la dirigenza, gestire la più ampia parte delle attività in modalità agile.
I dirigenti della PCM, dunque, assieme al restante personale degli uffici, continuano a lavorare e ad assicurare la continuità dell’azione amministrativa, per lo più in lavoro agile, grazie ad un lavoro straordinario del personale della PCM a ciò preposto che ha consentito di raggiungere un risultato fino ad ora impensabile e ad attuare lo smart working come modalità ordinaria di lavoro per circa il 90% del personale.
La specificità della Presidenza del Consiglio dei ministri richiede, evidentemente, che particolare attenzione venga data al necessario supporto all’Autorità politica di riferimento, a sostegno dello sforzo che il Governo sta in queste settimane compiendo per adottare le opportune misure a contrastare il contagio e a mettere in campo misure di intervento a favore del contesto socio-economico.
La circolare Dadone ha voluto richiamare un favor verso una ampia attivazione del lavoro agile, pur restando fermi gli istituti alternativi che è possibile applicare ove non vi siano le condizioni per il ricorso a tale modalità lavorativa, primo fra tutti la rotazione del personale. In questo quadro, come dirigenti aderenti a UNADIS, continuiamo, dunque, a lavorare al servizio della collettività, consapevoli della responsabilità di organizzare al meglio il lavoro quotidiano degli uffici affidatici, tutelando la serenità ed il benessere di tutti e operando, sia in smart working sia, ove necessario, per le attività indifferibili e da condurre in presenza, per fare la propria parte per superare con successo un momento delicatissimo per tutti.
Come UNADIS, auspichiamo sin d’ora che l’esperienza di lavoro agile in emergenza, che sta richiedendo a tutti uno sforzo di adattamento rispetto a quelle modalità ordinarie previste sino a ieri, sia l’occasione perché l’Amministrazione, da sempre sensibile a questa tematica, possa valutare quali potranno essere le condizioni da applicare domani, alla fine dell’emergenza.
Le lezioni che impariamo in questo frangente devono diventare patrimonio comune per articolare, grazie alla versatilità che la dirigenza dovrà mettere in campo, l’ordinaria attività secondo modalità agili nuove, aggiornate e che mirino, sempre più, al raggiungimento dei risultati in maniera efficace e con nuova, maggiore attenzione alle esigenze di contemperamento tra professione e vita privata.