Ieri 30 marzo, le Organizzazioni sindacali e l’Amministrazione della PCM si sono incontrati per definire la percentuale di riparto dei risparmi di gestione tra la dirigenza di II fascia della PCM e le qualifiche funzionali. L’importo da ripartire era pari a circa 850 mila euro.
Alcune sigle sindacali hanno molto insistito per una sorta di “atto di solidarietà” che portasse ad azzerare quasi la quota destinata ai dirigenti.
UNADIS ha respinto queste posizioni, contestando la retorica del “bel gesto”. Che un dirigente percepisca retribuzioni più alte è ovvio, ma esse sono pienamente giustificate da impegno, responsabilità e ruolo.
Noi abbiamo a mantenuto a lungo la richiesta di confermare la percentuale dell’anno scorso, pari all’80% per le qualifiche e 20% per la dirigenza di II fascia sostenendo che non si sono modificate le condizioni e quindi non c’era ragione di cambiare.
Abbiamo accettato, alla fine, per sbloccare l’impasse, la proposta dell’Amministrazione di riservare il 10 % alla dirigenza di II fascia.
Abbiamo acconsentito a dare via libera a questa ripartizione, perché comunque le somme complessivamente a disposizione per la retribuzione di risultato e di posizione dei dirigenti di II fascia sono quasi raddoppiate (per via della quota non soggetta a riparto, scaturita sostanzialmente dal risparmio del trattamento economico dei dirigenti esterni alla PCM) e perché la percentuale del 10% corrisponde agli accordi che negli ultimi mesi sono stati raggiunti nelle altre Amministrazioni statali.