Proseguono gli incontri in Aran per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale della dirigenza pubblica.
Nelle ultime riunioni è stata integrata l’informativa sul quadro economico di riferimento, proponendo la destinazione delle risorse per gli anni 2019, 2020 e 2021. L’incremento medio è di 117 euro lordi per il 2019 e di 181 euro lordi per il 2020. Mentre per il 2021 la percentuale sale, applicando a regime, il 3,78% di incremento per un lordo pari a 340 euro. La platea dei dirigenti coinvolti – fra cui ci sono anche i professionisti – è di 6.146 unità, di cui 3.334 dirigenti dello Stato. Più in generale, l’Aran ha presentato al tavolo delle trattative, 16 articoli del nuovo Contratto. Fra le novità rispetto al testo del precedente contratto, la definizione dei controlli dei contratti integrativi e il lavoro agile, partendo dalla regolamentazione già prevista per il comparto.
Per quanto riguarda il lavoro agile Unadis ha chiesto:
– una valutazione generale sulla sua introduzione in riferimento alla dirigenza;
– la semplificazione della previsione dei due articoli e la differenziazione fra i dirigenti con orario di lavoro e senza orario di lavoro.
Siamo consapevoli che non si può più tornare indietro rispetto al tema dello smart working. Ma proprio per questo motivo possiamo affermare che l’esperienza passata deve indurre a fare considerazioni più stringenti e adeguare il lavoro agile all’attività del dirigente.
Per Unadis, per i Dirigenti e professionisti senza orario di lavoro, bisogna prevedere, che:
1) Dirigenti e professionisti in presenza di attività svolgibili in lavoro agile, possono inviare una comunicazione al dirigente sovraordinato con indicazione dei giorni e del periodo in cui verrà svolto il lavoro. Entro 10 giorni dalla richiesta il dirigente sovraordinato decide in merito motivando il diniego o una soluzione alternativa;
2) La libera scelta di adesione al lavoro agile avviene all’interno della autonoma organizzazione da parte del dirigente delle proprie prestazioni con riferimento agli obiettivi assegnati dal dirigente sovraordinato o dal vertice politico. Il dirigente autocertifica le differenti forme di prestazioni svolte giornalmente fuori dalla abituale sede di lavoro.
Per quanto riguarda gli altri articoli, il sindacato della dirigenza ha chiesto di:
– affermare la specificità delle relazioni sindacali della dirigenza e prevedere che le amministrazioni siano obbligate all’attivazione delle relazioni sindacali che devono diventare “esigibili” da parte delle OOSS e con tempi definiti;
– di ampliare i riferimenti al welfare rivedendo la previsione dell’attuale contratto collettivo;
– di aumentare al 40% massimo la percentuale del compenso degli interim, disapplicando anche la precedente disposizione contrattuale.
Nella giornata odierna, venerdì 3 febbraio 2023, il ministro ha incontrato le Confederazioni e Unadis era presente con Confdas.