Dispiace ammetterlo ma si deve prendere atto che c’è una forza politica che attraverso i suoi amministratori ed esponenti locali, in combutta con l’ANCI, vuole un determinato assetto di governance locale, ispirato alla vision bassaniniana, un pò feudale, clientelare, affrancato dai controlli e insofferente a figure come i Segretari Comunali che dovrebbero costituire un argine all’arbitrio politico e al dilagare della corruzione e dell’illegalità. È per questo motivo che Unadis – l’Unione nazionale dei dirigenti dello Stato e dei Segretari comunali, apprende con amarezza che il nuovo sindaco di Lodi, Simone Uggetti, dichiara guerra aperta ai segretari manifestando l’intenzione di portare all’attenzione dei palazzi romani il caso di “figure” per lui, probabilmente, scomode. Nelle sue interviste recenti, col piglio di chi ne sa più degli altri, attacca una intera categoria, parlando di “casta”. Riteniamo ingiusto il suo atteggiamento e sappiamo bene che la casta non riguarda la categoria dei segretari comunali, ma altre realtà. Il sindaco si vuole forse liberare delle figure che possono controllare la trasparenza della sua attività amministrativa? Vuol fare sedere al posto dei segretari dirigenti amici che firmano, esattamente come i segretari, ma con uno stipendio molto più alto? Se fosse verosimile l’idea del risparmio come mai si rivolge a Delrio che pochi giorni fa è stato firmatario di un emendamento che permetteva ai sindaci e presidenti di provincia la nomina del Direttore Generale in enti locali anche al di sotto di 100.000 abitanti?
……………
Scarica l’intero Comunicato in PDF
Di seguito il link dell’Agenzia Parlamentare che riprende il Comunicato Unadis:
http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20131111-segretari-comunali-unadis-dal-sindaco-di-lodi-solo-attacchi-gratuiti
Articolo su Il Fatto Quotidiano:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/20/anticorruzione-licenziamo-i-segretari-comunali-non-compiacenti/784722/
2 Commenti a “Segretari Comunali – Comunicato: dal Sindaco di Lodi solo attacchi gratuiti ai Segretari Comunali”
… è una insofferenza che promana ciclicamente dagli amministratori che tempo per tempo si succedono nei governi locali, ma la musica è sempre la stessa: tutti vogliono le mani libere per finire poi come il Sindaco di Adro ?
Purtroppo molti sindaci, come quello di Lodi, per ignoranza e forse anche per poca chiarezza della distinzione dei ruoli sindaco -segretario, legati da un atto di nomina fiduciaria insensato, non sanno bene cosa fa ed a cosa serve il segretario comunale. Pensano che il segretario comunale esista solo per servirli e, dato che sono già serviti dai dirigenti di loro nomina, lo considerano superfluo e certamente ciò può essere vero se tale figura continuerà ad essere alla loro mercè, come è ora. In realtà l’aumento esponenziale della spesa pubblica ed il proliferare incontrollato delle partecipate pubbliche in perenne perdita, cui si assiste dal 1990, sono la palese dimostrazione di come la riforma della figura dei segretari comunali e la pessima “riforma Bassanini”, non a caso risalenti a quegli anni, abbiano cambiato in peggio l’Italia. Il Segretario serviva e servirebbe ancora allo Stato perchè era un controllore giuridico di ciò che accadeva all’interno dei comuni ed un sassolino nella scarpa di chi volesse abusare del potere pubblico. Con ciò non voglio escludere l’esistenza di segretari corrotti o impreparati ma la riforma doveva essere finalizzata ad un accrescimento della professionalità e non a renderci galoppini di qualcuno. Il Segretario comunale indipendente servirebbe ai cittadini per garantirne i diritti. La cosa pubblica non è cosa gestibile secondo criteri privatistici ed i fatti lo dimostrano. Oggi si è almeno reso indipendente il revisore dei conti ma occorre fare un ulteriore passo avanti e rendere indipendenti i segretari comunali, nell’esclusivo interesse dello Stato e dei cittadini. Non è affatto vero che l’economicità e l’efficienza dell’azione amministrativa si possono ottenere con la nomina del segretario comunale da parte dei sindaco e con la privatizzazione sfrenata. Sandulli ci ha insegnato che il pubblico deve agire secondo il principio di imparzialità e quindi osservare delle regole ferree per essere efficiente ed economico e l’imparzialità passa anche attraverso un segretario comunale che non lavora per conto solo della maggioranza. Basta con l’ipocrisia di riforme che si rendono responsabili della trasparenza e garanti contro la corruzione in catene. Che lo Stato ci dica finalmente cosa dobbiamo essere.