PA:DIRIGENTI,NO A LICENZIAMENTI AUTOMATICI E DOPPIO CONCORSO
- Unadis,con ruolo unico non è più necessario pescare dall’esterno (ANSA) – RA, 30 MAR – «Sì all’accrescimento della produttività, ma no ad automatismi nei licenziamenti, al doppio concorso e al mantenimento di percentuali di dirigenti chiamati dall’esterno». Così Barbara Casagrande, segretario generale dell’Unadis, il sindacato dei dirigenti della P.A. centrale, e della neonata Codirp, la confederazione dei dirigenti della Repubblica. Alla vigilia del voto in commissione Affari Costituzionali al Senato sulla riforma della dirigenza, inserita all’interno di quella della P.A, Casagrande lancia l’allarme anche sul diritto per il dirigente ad avere un incarico dopo avere passato il concorso, altrimenti si rischia di espellere chi non ha mai dato prova delle sue abilità. Sarebbe anche uno spreco di soldi pubblici«. Così come c’è il pericolo, sottolinea, di »buttare fuori persone che risultano idonee all’incarico, rientrando nelle short-list dei papabili, ma poi restando escluse anche solo per due turni. Così il licenziamenti parte automaticamente senza che sia stato valutato il merito«. La rappresentante dei dirigenti esprime preoccupazioni sul secondo esame. In effetti il testo della delega P.A. prevede solo un contratto a tempo determinato dopo il concorso, che diventerebbe indeterminato solo dopo tre anni e un test di conferma. Per Casagrande ciò rende l’accesso »farraginoso e se non si passa la prova si vieni declassati a funzionari anche se si è passato il concorso per dirigente«. (ANSA). KZQ