È stata siglata, in data 9 ottobre 2019, la pre-intesa del nuovo contratto 2016-2018 dopo una trattativa difficoltosa che ha visto Unadis, da sola, a difesa dei dirigenti pubblici e dei dirigenti sanitari. Unadis, fin dall’inizio, ha giocato la partita a carte scoperte e si è sempre opposta all’orario di lavoro (tanto caro ad altri). A questo proposito è stata fatta una dichiarazione a verbale, congiuntamente alla CGIL CISL e UIL (Scarica l’Allegato).
Questo contratto è arrivato a cavallo di una legge che ci riconosce appieno come dirigenti, ancora una volta mal digerita da più di qualcuno… Con la sottoscrizione siamo riusciti a ottenere l’aumento contrattuale e avviare un percorso di assimilazione piena con il resto della dirigenza pubblica.
La sigla del contratto ci permette di avviare la nuova tornata contrattuale 2019-2021 con obiettivi volti a migliorare ulteriormente la parte economica e, soprattutto, a eliminare l’orario di lavoro, ingiusto e “imposto”, equiparandoci alla dirigenza del SSN senza averne tuttavia, né giuridicamente né, ancor più, economicamente, gli istituti normo-contrattuali (a cominciare dall’esclusività di rapporto che ci è stata “scippata” con la Legge 145 del 31.12.2018).
Adesso inizia la vera battaglia.
Il nuovo contratto entrerà in vigore tra qualche mese, dopo la sottoscrizione definitiva e la successiva certificazione da parte degli organi di controllo.
Il Segretario Nazionale e Organizzativo
Dott. Floriano Faragò