Ecco pubblicato lo schema di decreto correttivo e interpretativo del decreto legislativo 150/2009, presentato nei giorni scorsi al Senato, che chiarisce la decorrenza del cambio di regole nei rapporti tra le pubbliche amministrazioni e il sindacato.
Tutte le norme della riforma Brunetta sono immediatamente applicabili sin dalla sua entrata in vigore (novembre 2009) comprese quelle sui poteri delle amministrazioni pubbliche che sostituiscono alla vecchia concertazione dei provvedimenti organizzatori la mera informazione dei sindacati.
Inoltre, il provvedimento regolamenta in modo più puntuale la possibilità per le amministrazioni di chiudere il rapporto di lavoro con chi abbia almeno 40 anni di anzianità contributiva: servirà un atto generale interno, come una circolare o un regolamento, per disciplinare la chiusura del rapporto di lavoro.
Il decreto correttivo si è reso necessario – secondo quanto si legge sulla relazione tecnico normativa – a fronte dei disordini organizzativi nelle amministrazioni pubbliche dovuti a divergenze interpretative sui criteri di diritto intertemporale che hanno alimentato un diffuso contenzioso e conflitti tra parti sociali e pubbliche amministrazioni e tra pubbliche amministrazioni e personale dalle stesse dipendente.
Il Ministero precisa che il decreto correttivo non serve a contrastare alcuna sentenza, bensì a sanare alcune incertezze interpretative insorte nella giurisprudenza circa l’entrata in vigore della norma, laddove alcune pronunce (peraltro ancora solo in primo grado) hanno concluso per l’immediata applicabilità della disposizione, mentre altre propendono per l’applicabilità della stessa solo a partire dalla nuova tornata contrattuale, insieme alle nuove norme sul procedimento negoziale. Il decreto interpretativo serve quindi a garantire chiarezza per il buon andamento della pubblica amministrazione.