L’Unione nazionale dei dirigenti dello Stato (U.N.A.D.I.S.), in merito a quanto apparso nella trasmissione Report dello scorso 2 dicembre, fa presente che le affermazioni giornalistiche divulgate ai telespettatori sono errate e prive di fondamento.
I dirigenti sanitari del Ministero della Salute e dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) operano quotidianamente con abnegazione per la tutela della salute e le loro retribuzioni lorde, così come pubblicate sul sito internet del Ministero della Salute, non raggiungono i 70 mila euro annui – cifra ben lontana dai 100 mila euro annunciati dalla trasmissione e lontanissima dai 180mila cui si perverrebbe con l’emendamento – ed esistono, già da tempo immemore, norme che equiparano tali dirigenti sanitari del Ministero ai dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale.
Di fatto i “ dirigenti delle professionalità sanitarie” sono discriminati sin dal termine, con il quale vengono indicati, che ne disconosce l’alta professionalità dirigenziale e che li pone in un “ruolo ghetto” negando ogni possibilità di progressione di carriera.
La proposta della norma nasce quindi nell’intento di ripristinare dignità professionale per una categoria a lungo bistrattata, norma di cui lo stesso Consiglio di Stato, riconosce, in un recente parere, la fondamentale necessità al fine di definire la predetta situazione.
Alla luce di quanto su esposto riteniamo imprescindibile la rettifica da parte di Report sui contenuti dell’intervista effettuata dalla conduttrice Milena Gabanelli, contenuti sui quali ad oggi non esiste alcun fondamento giuridico ed economico.
L’UNADIS ha già attuato le dovute azioni nei confronti di Rai Tre per il riconoscimento dei danni patiti e patiendi derivanti dalle affermazioni fuorvianti e offensive della trasmissione Report nei confronti dei dirigenti sanitari del Ministero della Salute e dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
L’UNADIS ha inoltre chiesto alla redazione della trasmissione Report di essere chiamata in causa quale Sindacato più rappresentativo della Dirigenza dell’Area I nella persona del Segretario Generale, avv. Barbara Casagrande e del Segretario Nazionale con delega alla Salute dott. Floriano Faragò.