Finanziaria e PCM

Da una sommaria lettura del testo della finanziaria, nella parte che concerne le risorse da destinare ai rinnovi contrattuali, rilevo uno stanziamento definito aggiuntivo per gli anni 2007 e 2008. Al momento non interessa tanto la misura delle risorse, lo vedremo con calma, quanto la circostanza che nulla si dice del 2006 che rappresenta il primo anno del nuovo  biennio economico contrattuale. Sorge il sospetto (e forse più che il sospetto) che l’attuale governo non intenda incrementare di un euro lo stanziamento deciso dal precedente governo che ha previsto per il 2006 fondi relativi alla sola vacanza contrattuale. Con il rischio quindi che ci sia una moratoria di un anno contrattuale. Ipotesi gravissima per i sindacati, di cui nessuno ha parlato. Spero di sbagliare la lettura del d.d.l. ma la circostanza che  si parli di 2007 e 2008 e non di 2006 fa sorgere l’interrogativo…

Ad ogni buon conto ho già allertato la Segreteria della CIDA-UNADIS perchè affronti questa questione – se del caso  anche con azioni pubbliche – qualora  fosse in questi termini.

 

Qualche altra chicca: la soppressione (nel d.l. che anticipa alcune misure) della sede di Acireale della SSPA che mi risulta (per avervi qualche volta insegnato) svolgere corsi di formazione anche per la Regione Sicilia e per altri enti pubblici e quindi potenzialmente autofinanziantesi. La sorte del relativo personale è demandata ad accordi di mobilità.

 

C’è poi la soppressione ( sempre nel d.l. che anticipa alcune misure) del Registro Italiano Dighe (già dei Servizi tecnici della PCM) le cui funzioni sono demandate al Ministero delle Infrastrutture. Del personale si dice solo che conserva il trattamento economico in godimento ma non quale ne sarà la sorte. Seguiremo questa vicenda anche perchè abbiamo alcuni dirigenti iscritti al sindacato.

 

Sul versante della contrattazione integrativa in PCM, ho avuto assicurazione che entro il mese di ottobre, previa verifica sui fondi di amministrazione e su altri aspetti, si aprirà formalmente il tavolo contrattuale. Se così non dovesse essere (lo affermo solo per precauzione) l’Amministrazione sarebbe inadempiente rispetto al CCNL ed abiliterebbe i sindacati ad adottare le conseguenti azioni a tutela dei diritti e degli interessi dei dirigenti della PCM.

 

Cordiali saluti.                                          Gian Carlo Lo Bianco