Il 30 maggio c.a. si è tenuto presso il Ministero dello sviluppo economico una riunione di contrattazione per discutere il seguente ordine del giorno:
1) Linee di Formazione 2007
2) criteri per il conferimento degli incarichi dirigenziali
3) polizze assicurative
4) criteri per l’applicazione della clausola di salvaguardia (art 62 CCNL 2002-2005)
Per lUNADIS erano presenti il Franco Mario Sottile e Gianfrancesco Romeo
La trattativa ha dato i seguenti risultati:
1) E stato stipulato laccordo di formazione per il corrente anno, nel testo allegato,
2) Per quanto attiene i criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali la proposta dellamministrazione aveva recepito le osservazioni presentate dalla nostra sigla. Tuttavia le trattative sono state interrote in quanto lAmministrazione si è irrigidita nel non voler specificare, al pari di accordi sottoscritti presso altre amministrazioni, che si dove pervenire ad una comparazione dei titoli posseduti dai dirigenti che aspirano ad un medesimo incarico. Su tale punto il capo della delegazione di parte pubblica ha riferito di dover informare il vertice dellamministrazione.
3) Lamministrazione ha inoltre informato di aver intenzione di aderire alla convenzione CONSIP per la stipula della polizza assicurativa dei dirigenti a decorrere dal prossimo 1° luglio 2007. Le OOSS hanno preso atto invitando a dare, finalmente, immediata attuazione alla disposizione contrattuale.
4) Le OO.SS. hanno convenuto allunanimità di non trattare per il momento lultimo punto allordine del giorno relativo ai criteri di cui allart. 62 del CCNL (clausole di salvaguardia.
Nel corso della riunione il rappresentante dellUNADIS ha richiesto informazioni circa i contenuti di alcuni documenti sindacali delle qualifiche che adombrano la possibilità che lindennità di reggenza (12.000 annui) corrisposta ad alcuni funzionari del Dipartimento delle politiche di sviluppo e coesione possa gravare sul fondo della dirigenza.
Lamministrazione si è riservata di dare informazioni in merito appena acquisite dal Dipartimento.
Le OOSS hanno, comunque, espresso la loro forte avversione a tale possibilità.