Il giorno 20 ottobre 2011 in Sala Livatino a Via Arenula, il Ministro Nitto Palma ha ricevuto tutte le sigle sindacali del Ministero della Giustizia.
Cida-Undis è intervenuta per ultima in persona del proprio rappresentante, Dario Quintavalle – dopo unestenuante maratona oratoria delle sigle sindacali delle qualifiche funzionali. In modo conciso abbiamo posto alcune questioni alle quali abbiamo ricevuto risposte chiare e dirette.
In estrema sintesi:
Abbiamo fatto presente al Ministro che la dirigenza della Giustizia è la peggio pagata dellarea I Ministeri, nonostante i pesanti carichi di lavoro, assolutamente non paragonabili a quelli dei dirigenti di altri Ministeri del comparto.
Che negli ultimi tre anni nessuna delle questioni sul tappeto (contratto integrativo, valutazione, interpelli, pesatura delle posizioni etc.) è stata risolta, e non poteva essere altrimenti vista lassenza pressoché totale di relazioni sindacali.
Che la categoria dirigenziale del Dicastero si avvia allestinzione, non essendo stato ancora terminato il concorso.
Che il d.lgs. 240/2006 è rimasto sostanzialmente inattuato.
Abbiamo quindi chiesto al Ministro quale ruolo intende affidare ai dirigenti, viste le nulle prospettive di soddisfazioni economiche, professionali e di carriera. In particolare, gli abbiamo chiesto almeno due impegni ben precisi su questioni che Cida-Unadis ritiene di assoluta priorità e cioè di disporre:
la riapertura urgente dei negoziati per il contratto integrativo.
che per la copertura di posizioni dirigenziali di prima fascia siano considerate e valutate senza pregiudiziali anche le candidature dei dirigenti amministrativi.
Il Ministro ha risposto che:
entro il 15 dicembre verranno ultimate le correzioni degli scritti del concorso a 40 posti da dirigente
i criteri per gli interpelli di II fascia sono stati cambiati in dipendenza dellintervenuta legge Brunetta, ma adesso si può ripartire;
per i percorsi da direttivo a dirigente si sta valutando di percorrere la strada del corso concorso;
intende far verificare la attualità delle due circolari Castelli;
i posti di DG non sono terreno esclusivo dei magistrati e, conseguentemente, sta valutando con il Capo di Gabinetto di percorrere una strada interna per 1 o 2 uffici. Su questo non ci saranno atteggiamenti pregiudiziali: non si deve credere che i magistrati saranno favoriti solo perché il ministro è un magistrato.
Infine, ci è stata illustrata la legge delega sulla riduzione delle sedi giudiziarie, di cui sono autori il dott. Birritteri e la dott.ssa Giannini.
Il dott. Birritteri, che si è intrattenuto con noi dopo che il ministro si è allontanato, ha chiesto la collaborazione dei sindacati per elaborare un progetto di riduzione delle sedi.
Crediamo che anche i dirigenti potrebbero presentare una loro proposta, eventualmente in vista di unificare alcune sedi dirigenziali, così da svincolare i dirigenti dai capi di giurisdizione e realizzare economie di scala.
Sul tema, è aperto il dibattito. I colleghi che desiderano fare proposte (eventualmente anche focalizzate su determinati distretti) sono invitati a farsi vivi. Crediamo che la partecipazione attiva dei dirigenti a questo progetto permetterebbe alla categoria di cavalcare un processo anziché subirlo.
Dario Quintavalle
per Cida Unadis Giustizia