Giustizia: avviata la negoziazione del Contratto integrativo

Cida Unadis ottiene l'apertura del negoziato sul primo Contratto integrativo dei Dirigenti del Ministero della Giustizia e la contestuale ridefinizione dei criteri generali per il conferimento e la pubblicità degli incarichi.

Si è svolto il 24 gennaio 2007 presso la sede di via Arenula il secondo incontro tra l’amministrazione del Ministero della Giustizia – DOG e i sindacati della Dirigenza. Per la Cida-Unadis erano presenti il Segretario Generale Massimo Fasoli e il segretario nazionale e responsabile Giustizia Dario Quintavalle. Per l’Amministrazione, Castelli, Fontecchia, Belsito, Aprile.

Cida Unadis, che insieme a CGIL, CISL, UIL, ha presentato una piattaforma comune sulla stipula del contratto integrativo, ha distribuito in tale contesto un documento di sintesi delle proprie più urgenti richieste (con quattro allegati di approfondimento su: ruolo del dirigente; conferimento, revoca, pubblicità degli incarichi; valutazione e corresponsione dell’indennità di risultato; formazione ed incarichi internazionali) che è stato fatto proprio anche dalle altre sigle confederali.

Documento di sintesi delle richieste di Cida Unadis

Proposta di preambolo al CCNI dei Dirigenti del Ministero della Giustizia

Posizione Unadis sulle modalità di conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali

Formazione europea ed internazionale

L’incontro è stato aperto dal Capo Dipartimento, Castelli, che ha svolto l’informazione sindacale sui seguenti punti:

  1. L’amministrazione intende procedere quanto prima ad un interpello. I posti da mettere a bando sono stati individuati sulla base dei seguenti criteri: uffici di rilievo distrettuale e uffici esposti alla criminalità organizzata.
  2. Ha annunciato la diramazione, nel corrente giorno 24, del DDL di riforma dell’ordinamento giudiziario.
  3. Ha rassicurato i sindacati che il DDL contiene “poche e marginali” modifiche al Decreto 240, in particolare: ne riforma l’art 1, prevedendo una disciplina del ruolo del Magistrato Capo dell’Ufficio; abroga la norma sui funzionari delegati; prevede la possibilità che un dirigente possa coprire più sedi; sopprime i posti di direttore tecnico riducendo il numero delle direzioni generali.
  4. Ha annunciato un DDL sull’Ufficio del Processo.

Cisl, Uil e Cida – Unadis hanno vivamente protestato per non essere state informate preventivamente del contenuto del citato DDL sull’Ordinamento Giudiziario.

Cida – Unadis, richiamandosi al documento presentato, ha fatto presente che ritiene che l’Ufficio del Processo sia una di quelle rilevanti innovazioni organizzative i cui effetti sul lavoro dei Dirigenti devono essere negoziati, in forza dell’art. 4 del CCNL, e pertanto di ritenere insufficiente una mera informativa.

Nell’ambito dell’informativa, il dott. Stefano Aprile, dirigente dell’Ufficio III ‘Piante Organiche’ del DOG ha poi presentato il primo progetto di riduzione delle posizioni dirigenziali, così ripartito: 10 nei Tribunali, 9 nelle procure, 5 al Ministero. Il criterio è stato quello del carico di lavoro delle sedi, e dell’esclusione dei capoluoghi di provincia. La maggior parte delle sopprimende posizioni non sono coperte, e la dott.ssa Fontecchia ha garantito che i perdenti posto saranno avvisati e potranno concorrere al prossimo interpello.

La dottoressa Fontecchia ha poi espresso l’intento di procedere all’interpello quanto prima, secondo i criteri dell’Accordo sindacale del 28 febbraio 2005 sul conferimento degli incarichi dirigenziali.
A tal proposito, Quintavalle, per Cida Unadis, ha obiettato che l’applicazione pratica del richiamato accordo si è rivelata assai insoddisfacente, ad esempio nel caso, molto controverso, dell’interpello per l’Ufficio II della DG Bilancio. Ha lamentato che è mancata la pubblicità degli incarichi prevista dal CCNL; che non esiste una linea di demarcazione che funga da criterio per il conferimento degli incarichi presso l’amministrazione centrale a magistrati piuttosto che a dirigenti amministrativi. Ha evidenziato che persiste il disaccordo tra l’Amministrazione e l’Unadis sull’interpretazione da dare all’art. 20.10 del CCNL (se la pubblicità delle vacanze sia mera pubblicità-notizia o dia titolo per domandare un incarico). Ha infine lamentato che il termine ‘dirigente’ venga spesso usato in senso generico, così banalizzando la figura professionale e il ruolo specifico della Dirigenza Amministrativa.

Su tali presupposti, Massimo Fasoli ha espresso l’assoluta contrarietà dell’Unadis a che l’annunciato interpello si svolga secondo le vecchie regole, e ha domandato di rinegoziare, all’interno del contratto integrativo, l’accordo sui criteri per il conferimento degli incarichi. Contestualmente ha chiesto che sia dichiarata aperta la trattativa sul contratto, con tempi rapidi e su materie definite secondo priorità concordate.
Questa impostazione è stata condivisa e supportata dalle altre sigle sindacali.

L’amministrazione ha quindi acconsentito a subordinare il bando del nuovo interpello alla rapida definizione di nuovi criteri concordati con i sindacati della Dirigenza.

Le parti quindi hanno concordato di iniziare immediatamente la contrattazione, a partire dai seguenti temi:

  1. definizione dei criteri e delle procedure per il conferimento degli incarichi;
  2. decentramento;
  3. implicazioni per il lavoro dei dirigenti derivanti dall’Ufficio del Processo;
  4. autonomia e responsabilità dei dirigenti.

Le parti si sono date appuntamento al 30 gennaio ore 1000, per l’inizio ufficiale del negoziato in presenza del capo delegazione on. Li Gotti, oggi assente.

==========

Approfondisci: il resoconto del precedente incontro del 13 novembre 2006