UNADIS non è d’accordo con Confedir nel metodo di attacco al Premier.
Unadis esprime esplicito dissenso da una linea confederale che si presenta di chiusura e polemica sterile con il Governo.
Per noi, la tutela della Dirigenza Pubblica passa attraverso la valorizzazione di chi lavora, il rispetto, la trasparenza e la legalità.
Siamo al servizio esclusivo della Nazione.
Siamo contro la precarizzazione, la politicizzazione dei dirigenti e siamo preoccupati sempre di rendere un servizio efficiente alla Nazione ed ai cittadini.
Siamo contro i tagli ingiustificati ai nostri uffici e alle nostre retribuzioni: chiediamo il rispetto delle leggi e dei Contratti Collettivi che disciplinano il nostro stato giuridico e trattamento economico.
Alla fine del Consiglio Direttivo di Unadis i dirigenti dello Stato dicono:
Sì al disboscamento delle incrostazioni burocratiche e alla eliminazione degli sprechi;
Sì alla generatività da parte dei dirigenti della consapevolezza, nei cittadini, del servizio che rendiamo alla Nazione;
Sì alla eliminazione della giungla retributiva;
Sì al più stretto collegamento tra retribuzioni e responsabilità;
Sì alla valutazione delle performance di struttura;
Sì alla maggiore mobilità;
Sì alla unione più ampia con tutti i rappresentanti della classe dirigente pubblica del Paese in questo processo di riforma.
Scarica la lettera che REVOCA l’adesione di Unadis a Confedir
Scarica il Comunicato 4 aprile 2014 in PDF
Scarica il Comunicato 8 aprile 2014 in PDF
Scarica il Comunicato del 9 aprile 2014 in PDF