Nell’edizione odierna de Il Messaggero (lunedì, 13 ottobre) ci sono due articoli interessanti sulla dirigenza pubblica. Il primo, mette in evidenza un problema denunciato proprio da Unadis agli organi di stampa, ovvero i premi non ancora versati in alcuni ministeri e le lungaggini proprie della valutazione di risultato. Il secondo articolo, invece, mette in luce un argomento ancor più complesso: la malaburocrazia. Diversamente da quanto siamo stati abituati a leggere fino ad oggi, però, il giornalista non si interroga solo sulle colpe del dirigente ma anche sulle responsabilità di chi fa le norme e dunque della politica. Non è semplice il lavoro di un dirigente, nemmeno di uno bravo e scrupoloso. Anche i burocrati devono fare i conti con la stringente crisi economica che impone l’erogazione di sussidi e servizi alle categorie più colpite. La notizia del suicidio di un imprenditore di Pordenone, escluso da un appalto per una fotocopia dimenticata, oppure i ritardi per l’arrivo di fondi dopo il disastro di Genova sono esempi lampanti di un sistema che va oltre la responsabilità del singolo dirigente.
Sempre in merito al pubblico impiego anche due articoli pubblicati su Italia Oggi.
Articolo de “Il Messaggero” di Francesco Bisozzi
Articolo de “Il Messaggero” di Giovanni Sabbatucci
Italia Oggi del 10 ottobre 2014: