Carissimi iscritti, quanto cammino ci resta da fare?
Ce lo chiediamo, in questi tempi, in riferimento a molteplici aspetti della vita del nostro Paese, guardando a quanto potrebbero migliorare le istituzioni democratiche, per giungere alla pienezza della propria ragion d’essere.
Ce lo chiediamo, in particolare, guardando alla Pubblica Amministrazione che siamo chiamati a dirigere: il cammino di slancio riformatore avviato venti anni or sono ha conosciuto passi indietro, soste, deviazioni.
Purtuttavia, alcuni principi fondamentali sono ormai divenuti patrimonio comune: tra essi, la trasparenza dell’azione amministrativa, l’efficienza, la valorizzazione del merito, la chiarezza nella distinzione di ruoli tra politica e gestione. Se molto ancora manca nell’attuazione di essi, per molti aspetti si può affermare che il cammino è irreversibile. Ed anche la formula di “ripensare la privatizzazione del rapporto di lavoro” vorrei con chiarezza affermare che per noi non nasconde insidie di minimizzazione o disconoscimenti, ma vuole significare, nella conferma di un disegno, un rinnovato slancio nel completarlo.
Il problema che ha la dirigenza pubblica – e quindi ciascuno di noi – è la scarsa chiarezza, per la società civile e per la politica, della prestazione attesa da un dirigente pubblico: se non faremo comprendere che, nell’attuale contesto economico di recessione, noi siamo in grado concentrare l’attenzione sui servizi e la loro qualità, cioè di programmare puntualmente, favorire lo sviluppo e gli investimenti e, ove possibile, investire creando le infrastrutture necessarie, la riforma degli anni ’90 non sarà compiuta e ci resterà solo “costare di meno”.
Noi lavoreremo alacremente anche nel prossimo anno, in cui celebreremo i 20 anni di Unadis, per dimostrare che siamo una risorsa e che investire su di noi, ascoltandoci, è una delle leve di sviluppo del Paese.
Concludo questo breve messaggio augurale partecipandovi che la adesione alla Confedir – formalizzata il 7 novembre scorso – sta portando frutti di maggior considerazione e valorizzazione di Unadis a vari livelli istituzionali. In concreto, inoltre, tale adesione prevede anche per ciascuno degli iscritti di fruire gratuitamente di un servizio di abbonamento alla Gazzetta Amministrativa on line, su cui riceverete indicazioni pratiche nei prossimi giorni.
Con il sempre rinnovato impegno di proseguire a lavorare per Unadis con energia e costanza, giunga a ciascuno di voi, e a coloro che amate, il mio augurio di Buone Feste.
Sursum corda!
Il Segretario Generale
Barbara Casagrande