MEF. Replica del Segretario Generale alla risposta della dott.ssa Baffi sulla ripesatura delle posizioni dirigenziali e sulla riduzione del numero dei livelli retributivi.

 

Il Segretario Generale

Roma,  23 settembre 2009

 

 

 

 

Dott.ssa Giuseppina BAFFI

Capo Dipartimento

dell’Amministrazione Generale

del Personale e dei Servizi

del Ministero dell’Economia e delle Finanze

fax  06/ 4827 293                            

 

 

Oggetto: attuazione DM 28 gennaio 2009, n. 6662, conferimento degli incarichi dirigenziali e graduazione degli uffici (risposta note in data 31 luglio 2009 CONFEDIRSTAT e 27 luglio 2009 di CIDA-UNADIS)

 

 

Gentile dottoressa,

mi riferisco alla Sua nota di risposta trasmessa allo scrivente in data 6 agosto u.s.  con l’oggetto su indicato.

 

La richiesta di Cida-Unadis evidenziava l’esigenza che l’Amministrazione provvedesse tempestivamente alla “pesatura” dei nuovi uffici in quanto non appariva – e non appare – corretto  attribuire incarichi senza informare tutti i dirigenti del valore retributivo della posizione funzionale per la cui copertura ciascuno di essi potrebbe essere chiamato a  stipulare il relativo contratto individuale. La intempestiva pesatura e, quindi, la carente informazione sulla retribuzione di posizione, non sembrano affatto sanate con l’attribuzione temporanea della precedente retribuzione di posizione variabile, in quanto la pesatura (cioè la valutazione economica) del singolo ufficio dirigenziale che sia effettuata dopo l’assegnazione dell’ufficio medesimo potrebbe essere inficiata da legittima suspicione di “pesatura, pressoché discrezionale, del dirigente interessato”.

        

          Inoltre ribadisco la necessità – come anche rappresentato dall’Ufficio personale delle Pubbliche Amministrazioni, Servizio trattamento del personale, con nota  OFF-8881643-18/81/2888-1,2,3,3, inviata al Dipartimento Amministrazione Generale del Personale e dei Servizi del Tesoro  – che siano posti ad interpello tra i dirigenti del MEF tutti i posti dirigenziali che si renderanno disponibili in quanto da considerare vacanti a seguito della riorganizzazione, compresi quelli per i quali non sono mutate in maniera sostanziale le competenze; ciò  per  trasparenza di comportamento nell’attribuzione degli incarichi e per espressa previsione dell’art. 20 comma 10 del vigente C.C.N.L. dell’Area 1^.

            Passo ora alla pesatura delle posizioni dirigenziali non generali e Le chiedo  che questa avvenga comunque per tutte e di ridurre l’eccessivo numero di fasce economiche (quattro) che, fra le tante problematiche, pone principalmente quella della impossibilità di mobilità e rotazione degli incarichi, rotazione che, invece, sarebbe di reale garanzia, soprattutto per gli utenti, di corretta amministrazione.

            Sorvolo su altre motivazioni a favore di detta ripesatura e riduzione e, in particolare, Le faccio presente che:

a)     la pesatura degli uffici dirigenziali di livello non generale e la loro ripartizione in quattro fasce retributive risalgono ad un tempo anteriore all’entrata in vigore del CCNL 2002-2005 ;

b)     l’art.55 del CCNL del 21.4.2006 nel regolamentare l’istituzione delle fasce economiche delle posizioni recita “di norma tre fasce” e le bozze del CCNL in fieri non cambiano la precedente previsione contrattuale;

c)      nell’ambito del MEF i tagli di organico hanno determinato economie sufficienti a rivedere in diminuzione il numero delle fasce economiche di posizione.

 

Ciò premesso, Le chiedo di riflettere con attenzione sui vantaggi che dette ripesatura e riduzione del numero dei livelli retributivi di posizione possono offrire al buon andamento dell’Amministrazione.

 

In attesa della Sua convocazione per il confronto sulla materia Le porgo i miei

migliori saluti.

 

 

                                                         Massimo Fasoli

 

Risposta della dott.ssa Baffi.