Ministero dei trasporti – Cassa di previdenza ed assistenza.

Con repentino, malizioso e inatteso emendamento alla finanziaria (all’esame del Consiglio dei Ministri di oggi), la Cassa previdenza e assistenza del personale ex Infrastrutture e Trasporti passerebbe al solo personale dei Trasporti. Barbara Casagrande, Segretaria Nazionale Cida-Unadis e responsabile delle Infrastrutture, protesta presso il Presidente del Consiglio Prodi e i ministri Di Pietro e Bianchi. Altri sindacati si agitano in modo tanto scomposto quanto confuso, altri ancora dormono del tutto.

La Segretaria Nazionale
Responsabile Infrastrutture,
Trasporti e Beni culturali
Roma 8.11. .2007
Prof. Romano Prodi
Presidente del Consiglio dei Ministri

On. Dott. Antonio Di Pietro
Ministro delle Infrastrutture

Prof. Alessandro  Bianchi
Ministro dei Trasporti

OGGETTO: Organizzazione del Ministero dei trasporti –
Cassa di previdenza ed assistenza.
Con sgomento e rammarico si è verificato che lo schema di decreto del presidente della repubblica recante il regolamento di organizzazione del ministero dei trasporti –  oggetto di esame del prossimo Consiglio dei Ministri – prevede al comma 2 dell’articolo 13, che “Nel testo del decreto del Presidente della repubblica 26 settembre 1985, n. 950 e nel relativo allegato, la dizione “Ministero delle infrastrutture e dei trasporti” è sostituita dalla seguente “Ministero dei trasporti” e la dizione “Ministro delle infrastrutture e dei trasporti” è sostituita dalla seguente “Ministro dei trasporti”.”
Tale previsione assegna al solo personale del Ministero dei Trasporti la legittimazione a fruire dei sussidi e benefici della Cassa di Previdenza ed assistenza dell’(ex) Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sottraendola, di contro, al personale – parimenti dell’ex Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ma ora confluito nel Ministero delle Infrastrutture.
Si ricorda che nel DPCM 5 luglio 2006 di cd “spacchettamento” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti espressamente è previsto, al comma 2 dell’art. 7, che :  “La  cassa  di  previdenza  ed  assistenza  istituita  ai  sensi dell’art.  6  del  decreto-legge 21 dicembre 1966, n. 1090, nel testo sostituito  dall’articolo unico  della legge 16 febbraio 1967, n. 14, nonche’ l’abilitazione  all’espletamento  dei  servizi  di  polizia stradale,  di  cui  all’art.  12,  comma 3,  del  decreto legislativo 30 aprile  1992,  n. 285, continuano ad operare in favore di tutto il personale in servizio presso i Ministeri di cui agli articoli 1 e 2.” (che sono il Ministero delle Infrastrutture e il Ministero dei Trasporti).
Tenuto conto che, a seguito dell’impegno del Ministro delle Infrastrutture nel reperire risorse per incrementare lo stanziamento della CPA,  è stato prevista all’art. 1 comma  552 della legge 296/2006 l’assegnazione di 1 milione di Euro alla CPA, davvero non si può che stigmatizzare con forza lo “scippo” che sta avvenendo a danno dei dirigenti (e dei dipendenti) in servizio presso il Ministero delle Infrastrutture.
Si segnala, inoltre, che tale previsione contrasterebbe con quanto solo 5 giorni fa approvato dal Consiglio dei Ministri in ordine alla riorganizzazione del Ministero delle Infrastrutture: l’articolo 7, infatti, dispone che “La cassa di previdenza ed assistenza …. ….  continua  ad operare in favore di tutto il personale in servizio presso il Ministero.”
Quanto sopra cennato, unitamente alla circostanza che non è stata compiuta sullo schema di DPR la consultazione obbligatoria, prevista dall’art. 8 del CCNL, con la consegna dello schema del DPR nella versione finale,  solleva ampie perplessità in ordine alla legittimità della procedura.
Si auspica una pronta rivisitazione del testo con l’eliminazione del comma in questione, si ringrazia per l’attenzione e si porgono distinti saluti.
Barbara Casagrande