Negli scorsi giorni 14 e 21 gennaio lAmministrazione della Salute ha comunicato alle OOSS di Categoria che intende definire uno specifico sistema di valutazione per i dirigenti delle professionalità sanitarie e ha illustrato unipotesi-bozza di lavoro (vedere Allegato 1 – Sistema valutazione Dirigenti sanitari 14-01-2010
Su tale progetto questa Organizzazione sindacale ha espresso la più drastica e motivata contrarietà. Le ragioni sono state espresse nei due incontri e, successivamente, sono state formalizzate con nota del 25/01/2010 (vedi Allegato 2 Osservazioni della CIDA-UNADIS del 25-01-2010.
In sostanza, abbiamo evidenziato come nessuna norma di legge o contrattuale impone o consente la definizione di uno specifico sistema di valutazione per i Dirigenti delle professionalità sanitarie, un sistema diverso da quello previsto per i restanti Dirigenti di II fascia. Abbiamo sottolineato come, viceversa, le disposizioni affermano lunicità della disciplina degli aspetti normativi del rapporto di lavoro; a tal fine, è stato fatto esplicito riferimento allart. 80 del C.C.N.L. Dirigenti dellArea 1 2002-2005 e lart. 2 del CCNL integrativo del CCNL dellArea I del 5 aprile 2001, stipulato 23 dicembre 2004.
In effetti, lAmministrazione Salute il 10/12/2002 concluse un ACCORDO DI CONCERTAZIONE CONCERNENTE IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIRIGENTE. Tale accordo non prevede alcun distinguo o esclusione nei confronti dei Dirigenti delle professionalità sanitarie, così come fa lo stesso DM 7 febbraio 2003, che accoglie laccordo e definisce il sistema. Si legge, infatti, Le prestazioni ed i comportamenti organizzativi dei dirigenti del Ministero della Salute nonché il grado di realizzazione degli obiettivi sono valutati, in relazione alle risorse umane, finanziarie e strumentali effettivamente disponibili, secondo la metodologia di cui al documento allegato che fa parte integrante del presente decreto (vedere Allegato 3 Accordo 10-12-02 e DM 07-02-2003).
E particolarmente curioso, quindi, che il progetto presentato pretenda di definire ora un sistema differenziato, gravemente lesivo della professionalità e delle prerogative dei Dirigenti sanitari, fino al punto da svilirne la stessa dignità, come illustrato in dettaglio con lallegata nota CIDA-UNADIS del 25/01/2010.
In conclusione, questa Organizzazione sindacale sostiene che il sistema di valutazione non può che essere unico per di tutti i dirigenti e che anche per i Dirigenti delle professionalità sanitarie vale quanto definito dallaccordo del 10/12/2002 e dal DM 7 febbraio 2003. LAmministrazione,pertanto, è tenuta a tener fede agli impegni assunti contrattualmente e ad attuare il disposto del citato provvedimento ministeriale.
Ci auguriamo vivamente che lAmministrazione abbandoni il progetto paradossale.
Pasquale Michienzi