Nuovo appuntamento oggi in Aran per proseguire la trattative sul rinnovo del contratto della dirigenza delle Funzioni centrali. Abbiamo registrato passi in avanti da parte dell’Aran, oltre che la volontà di accelerare per giungere alla firma.
L’Aran ha illustrato i punti di avanzamento rispetto alle proposte da parte dei sindacati, altre questioni ancora meritano il necessario approfondimento.
L’abbassamento del numero dei dirigenti, necessario per l’istituzione dell’organismo paritetico per l’innovazione è una risposta che consideriamo ancora insufficiente a garantire l’attivazione in tutte le amministrazioni. E dunque abbiamo chiesto un maggiore approfondimento.
Abbiamo ribadito ciò che sta a cuore all’Unadis, in merito all’attribuzione degli incarichi dirigenziali e alle garanzie che il contratto deve dare in tal senso.
Attendiamo ancora risposte circa l’orario di lavoro per la dirigenza sanitaria del Ministero della Salute, soprattutto alla luce delle differenze contrattuali e normative rispetto ai medici del Servizio Sanitario Nazionale, dove è prevista l’esclusività di rapporto. E, inoltre, abbiamo chiesto che l’obbligatorietà dell’iscrizione ai relativi albi professionali deve essere a carico dell’amministrazione e non dei dirigenti. Abbiamo chiesto tutela dei dirigenti che svolgono attività sindacale e la completa definizione della clausola di salvaguardia.
Approfondiremo ulteriormente le questioni nei prossimi giorni. Presto discuteremo anche della parte economica del contratto e, grazie all’accelerazione che il nuovo presidente Aran, Antonio Naddeo, ha dato alla trattativa, speriamo di arrivare alla firma entro la fine del mese. Restano numerose questioni aperte ma confidiamo di giungere ad un accordo il più possibile condiviso.
Continueremo a essere voce della sola dirigenza pubblica del Paese al tavolo Aran.