POCHI, MALEDETTI E SUBITO. Raggiunto l'accordo su risultato e reggenze 2006 al Ministero della Giustizia

È stato concluso in data odierna al Ministero della Giustizia, l’accordo provvisorio sulla retribuzione di risultato relativa all’anno 2006. Erano presenti il sottosegretario Li Gotti e il nuovo Vice Capo Dipartimento DOG, Massimo Russo; per CIDA UNADIS Dario Quintavalle e Ferdinando Di Benedetto.

L’accordo, come già per gli scorsi anni, prevede in via transitoria l’attribuzione del risultato nella misura del 20% dell’intera retribuzione di posizione prevista per l’incarico ricoperto.

Da notare che per la prima volta – su pressante richiesta dei sindacati ed in particolare di CIDA UNADIS – viene finalmente premiata anche la reggenza. In adeguamento al disposto dell’art. 61 del CCNL del quadriennio 2002-05, si è deciso di distribuire, sempre in via provvisoria e con riserva di conguaglio, un’ulteriore quota pari al 15% della retribuzione di posizione fissata per l’ufficio retto transitoriamente. È ovvio che in sede di conguaglio CIDA UNADIS chiederà la corresponsione dei compensi per gli incarichi di reggenza nella misura massima consentita, cioè il 25%.

E’ stato inoltre affrontato il tema della quantificazione dei fondi per la retribuzione di posizione e di risultato nel corso dell’ultimo triennio, in relazione alle risorse aggiuntive previste dal CCNL 2002-05, consistenti prevalentemente in voci quali i risparmi di gestione, le risorse provenienti dalla RIA dei dirigenti cessati dal servizio, e la quota dei compensi per incarichi aggiuntivi retribuiti, sui quali abbiamo chiesto la massima trasparenza, anche se di contenuto economico scarsamente rilevante.

L’amministrazione ha assicurato che subito dopo la pausa estiva si provvederà a riconvocare le OO.SS. in modo da arrivare ad un accordo integrativo per la ripartizione delle risorse strutturalmente confluite nei fondi, una volta stabilitane con certezza l’entità.

Da notare che rispetto alle prospettazioni della DG Bilancio all’ultima riunione, secondo le quali il fondo aveva un notevole passivo per gli anni 2004 e 2005 – un assunto che CIDA UNADIS si era rifiutata di prendere per buono – l’amministrazione si è presentata con un riconteggio che mostra invece notevoli avanzi (vedi allegato).

Tali fondi dovranno, quindi, essere formalizzati con appositi provvedimenti e sottoposti al visto dell’Ufficio centrale del bilancio.

Per le eventuali e varie, CIDA UNADIS ha colto l’occasione per sollevare ancora una volta la questione della partecipazione dei dirigenti amministrativi come esperti nelle missioni internazionali di cooperazione giudiziaria, essendo pretestuose le riserve economiche che spesso fa l’Amministrazione pur di non concedere il nulla osta. Ad esempio, per la missione PESD in Kosovo, la copertura finanziaria è stata chiaramente prevista dal decreto legge 81/2007.

Il Sottosegretario Li Gotti ha esplicitamente riconosciuto che il problema esiste ed è all’attenzione dell’autorità politica, ed anzi ha aggiunto di suo delle cifre: l’Italia è il terzo tra i maggiori contributori ai bilanci delle organizzazioni internazionali, ed al tempo stesso uno dei paesi meno presenti con suo personale. Insomma, finanziamo incarichi internazionali a funzionari di altri paesi…

CIDA UNADIS ha altresì rappresentato al sottosegretario Li Gotti il proprio vivissimo disappunto per il tenore della recente circolare del 7 giugno 2007 in materia di spese di giustizia del Direttore Generale della Giustizia Civile che, pur contenendo un esplicita manifestazione di gratitudine per i dirigenti funzionari delegati e per il loro operato, è stata indirizzata … ai Procuratori Generali ed ai Presidenti delle Corti di Appello. Appare quantomeno sconcertante, e comunque indice di scarsa considerazione e rispetto, il “ritegno, che sfiora quasi il ribrezzo” che l’amministrazione manifesta a comunicare direttamente con i propri dirigenti, persino nelle materie che rientrano chiaramente nella loro competenza. Il sottosegretario ha preso nota ed incaricato la rappresentante del DAG di provvedere.

Possiamo dichiararci contenti del modo in cui si conclude una stagione davvero sofferta di relazioni sindacali, cominciata invece sotto i peggiori auspici e proseguita attraverso varie estenuanti meline in attesa della definizione dell’Ordinamento Giudiziario.

Portiamo a casa risultati importanti sia sul piano normativo che economico, ed una crescente attenzione della parte pubblica alle istanze della Dirigenza del ministero, mediate dalla capacità propositiva e proattiva del Sindacato – complice anche l’esponenziale crescita delle iscrizioni – che si è battuto costantemente per difenderne ed innalzarne il ruolo ed il profilo professionale.

Il 30 siamo convocati per l’accordo sugli incarichi alla Giustizia Minorile.

Per Cida Unadis Giustizia

Dario Quintavalle

Ferdinando Di Benedetto