COMUNICATO STAMPA
Reggia di Caserta, Pompei e Accademia di Venezia:
dieci domande di Unadis al Ministro per i beni culturali
L’Unione nazionale dei dirigenti dello Stato (Unadis) apprende dalla stampa che si è svolta la selezione del nuovo direttore della Reggia di Caserta avvenuta, da parte del Ministro per i beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, in favore di candidato Tiziana Maffei, estraneo ai ruoli dirigenziali e finanche della Pubblica Amministrazione, e che ha, per giunta, riportato un punteggio inferiore rispetto ad uno dei candidati (prof. Antonio Tarasco).
Si apprende, altresì, dal Question Time proposto il 29 maggio 2019 dai parlamentari della Lega (Patelli, Molinari ed altri) al Ministro per i Beni e le Attività Culturali che la legittimità di tale scelta sarebbe basata su una pretesa separazione delle fasi in cui essa si scansiona; con la conseguenza che il punteggio riportato dai candidati ai titoli, sebbene più basso, sarebbe ininfluente, potendo essere superato e contraddetto dal punteggio riportato al colloquio orale. E che anche tale voto sarebbe ininfluente, in sostanza, ai fini della nomina, potendo il Ministro scegliere uno qualsiasi dei candidati inseriti nella terna proposta dalla Commissione la quale, a sua volta, non sarebbe obbligata a sommare il punteggio conseguito nei titoli e nell’orale.
Al riguardo, l’UNADIS, a tutela della categoria dei dirigenti statali e a garanzia della trasparenza e del merito nel conferimento degli incarichi dirigenziali pubblici, peraltro di livello dirigenziale generale, pone al Ministro Bonisoli le seguenti domande.
- Se la supposta separazione delle tre fasi concorsuali sia contenuta nella normativa e quale essa sia.
- Se il bando di selezione pubblica internazionale con cui è stato indetto il concorso autorizzi la commissione esaminatrice a non tener conto del punteggio conseguito con i titoli.
- Quale sia il punteggio conseguito al colloquio orale da tutti i candidati inseriti dalla Commissione nelle terne all’interno delle quali il Ministro ha scelto di nominare dirigenti generali dello Stato della Reggia di Caserta, della Galleria dell’Accademia di Venezia e del Parco archeologico di Pompei, incluso il punteggio conseguito al colloquio orale dall’arch. Tiziana Maffei.
- Perché non sono stati resi pubblici i punteggi conseguiti da tutti i candidati selezionati per il colloquio orale e, in particolare, di quelli inseriti nelle terne.
- Perché la Commissione esaminatrice non ha inserito nelle terne finali i candidati che hanno riportato il punteggio complessivo maggiore pur avendo prima stabilito che sarebbero stati inseriti nella terna “quei candidati che avranno conseguito il punteggio più elevato”. Seppure tale punteggio fosse – in maniera totalmente assurda e contraria ad ogni principio elementale di selezione pubblica concorsuale – solo quell’orale, perché di tale punteggio non vi è alcuna traccia dei verbali della commissione?
- Seppure dovesse considerarsi prevalente il punteggio conseguito al colloquio in luogo della sommatoria di quello conseguito ai titoli e al colloquio, perché la commissione ha autonomamente stabilito di assegnare, per il colloquio, solo 20 punti e per i titoli ben 80 punti? Se davvero fosse stata più importante la fase del colloquio, perché la Commissione ha assegnato a questa un punteggio quattro volte inferiore?
- Come può scegliersi un dirigente generale dello Stato reclutandolo in maniera completamente libera e discrezionale, senza alcuna trasparenza, ed attingendo a liberi professionisti e non a dirigenti di ruolo, e senza neanche motivare il perché la dirigenza di ruolo – quella sì selezionata attraverso un normale e rigoroso concorso pubblico – viene scartata?
- Perché il Ministro Bonisoli non ha ancora reso pubblici tutti i verbali della commissione esaminatrice e tutti i curriculum dei candidati selezionati per i colloqui dei candidati aspiranti alla direzione della Reggia di Caserta, Parco archeologico di Pompei e Galleria dell’Accademia di Venezia? Unadis chiede che siano pubblicati sul sito del Ministero.
- Perché la commissione esaminatrice di aspiranti dirigenti generali è stata condotta da una commissione formata unicamente da tre storici dell’arte e da due archeologi, senza alcuna integrazione con dirigenti e magistrati pubblici?
- Come ha fatto una commissione formata da archeologi e storici dell’arte esaminare i titoli dei candidati giuristi ed economisti? Con quale perizia tecnica sono stati assegnati i punteggi dalla Commissione?
Fin d’ora si anticipa che il sindacato dei dirigenti dello Stato, esprimendo viva preoccupazione per come è stata gestita la procedura di conferimento di tutti gli incarichi dirigenziali generali dei tre importanti musei statali, in mancanza della pubblicazione nel sito istituzionale del MiBAC di tutti gli atti della procedura pseudo-concorsuale in questione, avanzerà formale richiesta di accesso civico.
La scelta dei dirigenti per i ruoli di responsabilità determina le sorti dell’Amministrazione. Solo se le procedure di “reclutamento” sono “sane” e si svolgono nel rispetto dei principi di correttezza, buona fede, imparzialità e tutela dell’affidamento, l’azione amministrativa può essere corretta.
L’Ufficio stampa Unadis
Angela Corica