“Un nuovo quadro normativo per una PA vicina ai cittadini “ – Dirigenti e Segretari oltre la riforma – Brescia 30 giugno 2016
Una pubblica amministrazione basata su legalità, trasparenza, efficienza ed economicità è possibile ed è su questo obiettivo che Unadis e Direl sono impegnati a lavorare, d’ora in avanti in sinergia con le organizzazioni civiche, specialmente con quelle che da tempo lottano contro la diffusione della corruzione nella pubblica amministrazione e denunciano il grave pericolo di infiltrazioni nella P.A. della criminalità organizzata. Il convegno del 30 giugno organizzato da Unadis e Direl a Brescia era inteso, infatti, a riprendere e approfondire un dialogo con le associazioni, già avviato in occasione di Forum PA 2016.
L’esistenza concreta del pericoloso scivolamento verso tali rischi costituito dalla progressiva precarizzazione delle funzioni dirigenziali e dalla cancellazione degli strumenti di controllo della legalità – fenomeni che Unadis, Direl e Codirp hanno ripetutamente fatto presente alla classe politica – nel convegno che le due organizzazioni sindacali hanno organizzato a Brescia il 30 giugno scorso, sono stati descritti e ampiamente e confermati dai relatori presenti, ovvero dalla professoressa Carola Pagliarin, dell’Università degli studi di Padova e dal professor Mario Gorlani, dell’Università degli studi di Brescia.
Ma oltre a tali autorevoli analisi le due associazioni hanno potuto sentire anche le “ragioni della politica” esposte dal’Ingegner Gianmarco Montanari, Direttore generale nel comune di Torino, quando sindaco della città era Fassino e il racconto delle dirette esperienze testimoniate dai tanti Segretari comunali che hanno arricchito la riunione con i loro appassionati interventi.
Per parte loro le due associazioni hanno dato atto a Unadis e Direl delle loro esperienze di contatto con gli apparati burocratici: contatti che hanno rivelato come negli apparati burocratici della pubblica amministrazione, siano numerosi i soggetti preparati e aperti alla collaborazione con le realtà della società civile e, dunque, Libera e Trasparency Internetional Italia hanno riconosciuto l’effettiva vicinanza dei loro obiettivi con quelli illustrati da Unadis, Direl e Codirp e la comune aspirazione ad una pubblica amministrazione vicina ai cittadini e non percepita come distante e ostile.
Condizione necessaria affinchè questa svolta si realizzi è il mantenimento di un equilibrato rapporto tra le componenti responsabili dell’attività amministrativa, quella politica e quella tecnica, ambedue necessarie per il buon andamento.
Gli interventi di Barbara Casagrande,Segretario generale di Unadis, di Mario Sette, Segretario generale di Direl ripresi anche da Antonio De Marchi (Segretario di Direl Veneto) e Maria Concetta Giardina (Responsabile della componente Unadis – segretari) hanno invece invocato la necessità di una maggiore autonomia dalla politica da parte della dirigenza; questa condizione è stata messa in evidenza come obiettivo sostanziale dell’azione sindacale che è volta a chiedere che nelle P.A. siano introdotti meccanismi di valutazione idonei a valorizzare effettivamente il merito e non gli amici dei politici.
Punto centrale delle richieste sindacali – come hanno sottolineato Casagrande e Sette – è che “Al dirigente sia riconosciuto il diritto all’incarico”: un diritto già conseguito da coloro che hanno superato il vaglio di procedimenti selettivi in grado di verificarne l’effettiva idoneità professionale e dunque: “diritto che e senza alcuna valida motivazione non può esserne privato solo perché una norma lo consente”.
Tale tesi è stata recepita e condivisa anche dalle associazioni intervenute al Convegno, ovvero Transparency International Italia e Libera che, per parte loro, hanno richiamato l’attenzione sulla fondamentale l’esigenza di trasparenza nella gestione della PA, come condizione necessaria per il superamento delle residue diffidenze.
L’evento dunque è servito per ratificare la promessa di un rapporto stabile e per ribadire l’impegno delle organizzazioni sindacali dei dirigenti e delle associazioni di fare squadra per i contribuire, seppur nel rispetto dei diversi ambiti d’azione, all’avvento di una amministrazione più trasparente e aperta, a tutto vantaggio della gestione dei beni e dei servizi pubblici e della qualità dei servizi che la pubblica amministrazione garantisce ai cittadini e al Paese.
In quest’ottica anche i dirigenti degli enti locali e i segretari comunali, categorie che sono oggetto dei più significativi – e negativi – cambiamenti introdotti dalla legge di riforma della PA dovranno intraprendere un percorso comune volto a contrastare gli incongrui assunti presenti nella legge n. 124/2015.
In tale direzione sindacati e associazioni continueranno a vigilare sulla riforma e ad intervenire, ricorrendo a tutti gli strumenti disponibili per indirizzare positivamente il processo.
Angela Corica
ufficio stampa Unadis
Ecco alcune foto dell’evento: