UNADIS su concorsi Agenzie Fiscali – Comunicato del 9 gennaio 2014

FINALMENTE SI VA A CHIARIRE LA SITUAZIONE DEI DIRIGENTI PRECARI DELLE AGENZIE FISCALI

PUBBLICATO UN BANDO DI CONCORSO A 49 POSTI E PREVISTI ULTERIORI 403 POSTI
(ma ne servono altri 500)

Da quando sono state costituite, nel 2001, le Agenzie Fiscali hanno dovuto selezionare i migliori tra i funzionari presenti e attribuire incarichi dirigenziali per poter funzionare. Infatti, nelle more dell’espletamento di concorsi pubblici per assumere dirigenti, si poteva fermare la lotta all’evasione e il prelievo fiscale, attività core business delle Agenzie Fiscali?
Sono anni che questi colleghi – selezionati tramite interpelli pubblici e comparazione di curricula – fanno i dirigenti, acquisendo valutazioni positive e ottenendo risultati importanti per la fiscalità. Sono anni che chiedono un concorso per poter essere anche formalmente inquadrati come dirigenti: è stato bandito, prevedendo una riserva di posti ragionevole: quello bandito in precedenza è stato impugnato da chi non crede veramente nell’importante ruolo della dirigenza alla guida degli uffici amministrativi del Paese.
UNADIS crede che la regola costituzionale di accesso ai pubblici uffici mediante concorso sia un totem del nostro ordinamento, da difendere a tutti i costi. Come anche ribadito dalla Corte Costituzionale (sentenza 6 luglio 2004 n. 205), nel concorso pubblico va riconosciuta “la forma generale ed ordinaria di reclutamento per il pubblico impiego, in quanto meccanismo strumentale al canone di efficienza dell’amministrazione”, precisando inoltre che “la regola del pubblico concorso può dirsi rispettata solo quando le selezioni non siano caratterizzate da arbitrarie ed irragionevoli forme di restrizione dell’ambito dei soggetti legittimati a parteciparvi”.

OGGI VEDIAMO BANDITI CONCORSI A DIRIGENTE NELLE AGENZIE FISCALI.
E – PER RISPETTO DI CHI PER ANNI HA SVOLTO CON COMPETENZA E VALORE LE FUNZIONI DIRIGENZIALI, A SEGUITO DI PROCEDURE PUBBLICHE – VEDIAMO LA PREVISIONE di “condizioni di accesso intese a consentire il consolidamento di pregresse esperienze lavorative maturate nell’amministrazione” (C.Cost. 205/2004, supra), ma non la riserva integrale di posti.
Le impugnative dei bandi di concorso precedenti a questo ultimo – provenienti da chi, in realtà, non crede nel concorso e nell’accesso serio e selettivo alla dirigenza – sono improcedibili per l’intervenuta legge che disciplina la materia (art. 8, co. 24, d.l. 2 marzo 2012 n. 16, conv. in l. 26 aprile 2012 n. 44).
Siamo fiduciosi che la Corte Costituzionale – a cui è stata rimessa la questione di legittimità della norma – si esprima in linea con il proprio consolidato orientamento e apprezzi una disposizione che autorizza l’espletamento di concorsi nelle Agenzie Fiscali.

E SEMPRE DIFENDEREMO IL DIRIGENTE CHE LAVORA: CHE GUIDA LA MACCHINA, CHE VIENE SCELTO PER MERITI, CHE SI ASSUME RESPONSABILITA’.

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